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Prove

BMW M3 Touring (2023), perché comprarla e perché no

È pratica, spaziosa, super tecnologica e velocissima con il motore 3.0 sei cilindri in linea da 510 CV che è una furia

bmw m3 touring (2023), perché comprarla e perché no

Il sogno di moltissimi appassionati BMW si è trasformato in realtà. La nuova M3 Touring è una super wagon che unisce sotto una cattivissima carrozzeria la praticità e la tecnologia della Serie 3 familiare alle prestazioni e all’aggressività di un’icona come la M3.

Si è fatta attendere per anni e oggi, finalmente, scopriamo nel dettaglio se veramente può essere la daily car perfetta, in incognito durante la settimana in città e di traverso nel weekend: mettetevi comodi e allacciate le cinture, è lei la protagonista di questo Perché Comprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace
Qualità percepita e costruttiva Infotainment completo ma poco intuitivo
Praticità e sfruttabilità in ogni situazione Dotazione da integrare
Prestazioni Quinto posto
Elettronica al servizio del divertimento

Verdetto

9.0 / 10

Tirando in ballo una citazione di una famosa trilogia – e riadattandola a questo caso -, la BMW M3 Touring è l’eroe che meritiamo e anche quello di cui abbiamo bisogno. Il suo arrivo tanto atteso cambia le carte in tavola perché ora tra le super wagon tedesche c’è anche lei ed è più agguerrita che mai, con un’offerta che nessun’altra, almeno per ora, è in grado di pareggiare lato elettronica e divertimento.

BMW M3 Touring, gli esterni

È potenzialmente sfruttabile tutti i giorni, dalla città alle curve? La risposta è si, decisamente sì: tanto spazio, consumi accettabili considerando gli oltre 500 CV e una dotazione di alto livello. I SUV sportivi dovrebbero guardarsi le spalle? Forse, ma sarà già troppo tardi perché lei è avanti anni luce.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Partiamo dalle dimensioni. La BMW M3 Touring è un’altra macchina rispetto alla wagon da cui deriva: è lunga circa 4 metri e 80, 10 centimetri in più, larga 1 e 90 specchietti esclusi e alta meno di 1 e 45. I muscoli fuori non vanno a scapito dello spazio e dell’abitabilità dentro con il bagagliaio che è nella media della categoria nonostante rispetto alle rivali sia di qualche centimetro più corta.

Dietro è comodissimo il lunotto apribile, biglietto da visita delle Touring BMW, che permette di accedere al vano senza dover per forza azionare tutto il portellone. Dentro, la capacità minima a disposizione è di 500 litri con lo spazio che è regolare e molto ben rifinito. Sotto il piano c’è posto sia per la cappelliera che per la retina divisoria avvolgibile utile in caso si viaggi con animali a bordo, mentre per l’organizzazione generale fanno comodo una retina, una serie di ganci e anelli e anche una presa da 12V. I sedili poi possono essere abbattuti in configurazione 40-20-40 e una volta giù formano un piano completamente piatto. .

BMW M3 Touring, il bagagliaio

Accomodandosi dietro ci si ritrova in un ambiente molto curato e avvolgente, non propriamente spazioso ma in linea con quella che è la filosofia dell’auto. Lo spazio in tutte le direzioni è sufficiente anche per i più alti mentre è più sacrificato il posto centrale per via del tunnel ingombrante. Meglio quindi viaggiare in quattro sfruttando il bracciolo che ha anche due portabicchieri a scomparsa. Al centro ecco le bocchette dell’aria, i comandi per la climatizzazione e due prese di ricarica USB di tipo C.

Le misure
Fuori
Lunghezza 4,79 metri
Larghezza 1,90 metri
Altezza 1,43 metri
Passo 2,85 metri
Dentro
Bagagliaio 500 / 1.510 litri

Plancia e comandi

La BMW M3 Touring è fatta non bene, ma benissimo. Il livello di qualità percepita è alto così come quello costruttivo e entrando il colpo d’occhio che regalano i due grandi schermi che avvolgono l’abitacolo è suggestivo. Che sia una M3 poi lo si capisce dai dettagli: i sedili sono sì sportivi, avvolgenti e con il poggiatesta integrato, ma anche confortevoli, morbidi a regolazione elettrica, riscaldati e rinfrescati. Ciò che salta subito all’occhio però è il volante, con i due grandi tasti rossi per attivare le modalità di guida personalizzate e gli inserti in fibra di carbonio, con quest’ultima che si ritrova anche sui paddle e sulla plancia.

BMW M3 Touring, gli interni

A livello di assemblaggi BMW si conferma una sicurezza, con la sensazione di solidità e qualità che è totale, con la pelle che si alterna a inserti più rigidi, alcuni di plastica ma sempre lavorati superficialmente. Le tasche nelle portiere non sono rivestite all’interno ma mediamente spaziose, esattamente come il cassetto davanti al sedile del passeggero e il vano sotto il bracciolo centrale. Per il resto, c’è uno svuotatasche nascosto alla sinistra del piantone dello sterzo mentre davanti alla leva del cambio ecco uno spazio con la piastra per ricaricare ad induzione lo smartphone, i due portabicchieri, una 12 V e una USB.

Come va e quanto consuma

Questa macchina è per BMW un vero e proprio punto di svolta perché si tratta di un progetto che è sempre stato nell’aria – non so se ricordate il concept della M3 Touring E46 – ma che fino ad oggi non aveva mai visto la luce. Va ad inserirsi in una nicchia di mercato particolare che però suscita sempre un certo interesse perché queste super wagon vengono viste come delle daily car perfette, da usare tranquillamente in città durante la settimana per poi viaggiare nel weekend o divertirsi tra le curve. E questa BMW ha tutte le carte in regola per farlo.

La posizione di guida è quella che ti aspetti dalla Serie 3, bassa, incassata, con le gambe semi distese e con una triangolazione quasi perfetta tra pedaliera, volante e sedile. Nonostante questo, la visibilità intorno all’auto è molto buona: davanti si percepiscono bene gli ingombri della carrozzeria e anche dietro nelle immissioni non si hanno particolari problemi. In più ci sono i sensori perimetrali e le telecamere a 360° con anche la ricostruzione in 3D dell’auto che nelle manovre di precisione danno una mano. Giusto il raggio di sterzata non è un granché.

BMW M3 Touring

Nella modalità di guida di base, la risposta del motore è ovattata e il cambio asseconda la progressione inserendo una marcia dopo l’altra tenendo bassi i giri e al tempo stesso gli ammortizzatori, sempre a controllo elettronico, assorbono praticamente di tutto. Questa taratura turistica si percepisce anche andando più forte perché l’assetto non diventa mai una tavola e asseconda sempre i movimenti di cassa dell’auto favorendo la tenuta e la sicurezza a bordo quando si viaggia in famiglia.

Inutile dire poi che anche in autostrada si va che è un piacere. Anzi, stando dietro e chiudendo gli occhi è facile poter fare il paragone tra questa stabilità di marcia a quella di un qualsiasi treno ad alta velocità. Il motore a 130 orari gira intorno ai 2.000 giri ma non si sente così come sono pochi e lontani i fruscii aerodinamici. Giusto il rotolamento delle gomme si sente di più. Una macchina così però ce la si gode non solo in viaggio, ma anche e soprattutto tra le curve.

Il motore è un capolavoro e, come da tradizione BMW, non poteva che essere un 3.0 sei cilindri in linea biturbo. La potenza totale tocca i 510 CV con una coppia incredibile di 650 Nm per uno 0-100 in 3 secondi e 6 e una velocità massima di 250 o 280 all’ora a seconda se scegliate o no il pacchetto M Drivers. A gestire il tutto c’è un’altra garanzia, il cambio automatico a 8 rapporti firmato dalla ZF che è tra i migliori in circolazione, fluido nel traffico, incisivo quando si va forte, e può essere anche controllato manualmente attraverso questi paddle al volante in carbonio che finalmente hanno una dimensione giusta.

BMW M3 Touring

Se sapete già che andrete spesso in pista però il consiglio è quello di aggiungere anche il pack M Race Track che sì costa tanto, circa 18 mila euro, ma aggiunge in più anche i sedili a guscio in carbonio che sono bellissimi e l’impianto frenante carboceramico. Questo esemplare in particolare non ce l’ha, il che però può essere condivisibile dato che si tratta pur sempre di una wagon e i sedili in carbonio per esempio sono scomodi nelle lunghe percorrenze.

Tornando ai freni, la M3 è una delle pochissime auto dotate di un impianto a controllo elettronico per cui non c’è alcun collegamento fisico tra pedale e pastiglie. A parità di pressione quindi è lei a compensare la fatica quando si va forte e, in più, dallo schermo centrale si può scegliere tra due diverse tarature per avere più o meno sensibilità al pedale. Il feedback che arriva al pilota quindi è sempre lo stesso anche dopo tanti chilometri e il controllo dell’auto è totale. Lo sterzo poi è progressivo, il volante ha una corona un po’ spessa, ma è preciso e lineare anche quando si tratta di correggere per riportare l’auto in traiettoria.

Questi elementi sono solo alcuni dei classici su cui si può intervenire attraverso le modalità di guida che su questa M3 sono davvero completissime con il pilota che può impostarne fino a due completamente personalizzabili che possono essere impostate attraverso i due tasti a portata di pollice sul volante. Adesso però devo aprire un nuovo capitolo ed è quello relativo alla gestione della trazione che su quest’auto farebbe impazzire un nerd.

Di base ci sono tre ripartizioni preimpostate, la 4WD per cui a trazione integrale, la 2WD Sport che predilige il posteriore ma sempre con un appiglio davanti e poi la 2WD che, invece, manda tutto dietro. Quest’ultima però a sua volta può essere ulteriormente personalizzata, con i controlli elettronici che possono essere regolati su ben 10 livelli per avere più o meno libertà nel traverso. La derapata viene valutata dal sistema Drift Analyzer che assegna anche un punteggio in base al tempo di drift e all’angolo massimo raggiunto.

Rispetto alle M3 del passato, però, oltre che nella guida sporca è tremendamente efficace anche in quella pulita. L’assetto è tendenzialmente morbido ma questo la rende incollata all’asfalto, è velocissima ma intuitiva e facile, bastano pochissimi chilometri per prenderci la mano e per arrivare a tanto così dal sottovalutarla. E poi con questa carrozzeria è ancora più affascinante a maggior ragione considerando che con la berlina si passano solo 100 kg di differenza. Qui siamo sui 1.800.

Per quanto riguarda i consumi, in città in condizioni di traffico intermedio si fanno poco più di 8 km con un litro di benzina. In autostrada a velocità di codice si sta sui 10 mentre in extraurbano si superano anche i 12. Il tutto per una media di circa 10 km al litro che corrispondono a 10 litri ogni 100 km.

Versione provata
Motore 3.0 biturbo benzina
Potenza 510 CV
Coppia 650 Nm
Cambio Automatico a 8 marce
Trazione Integrale con possibilità di ripartizione 100% posteriore

Prezzi e concorrenti

La BMW M3 Touring ha un prezzo di listino che parte da circa 114 mila euro, optional e personalizzazioni escluse, 15 mila in più della sorella berlina.

BMW M3 Touring, il dettaglio del cerchio da 19″

La M3 Touring entra di prepotenza in un segmento che fino ad oggi è stato dominato da Audi. La rivale diretta per dimensioni sarebbe la RS4 Avant, anche se è la più grande e potente RS6 ad essersi imposta negli ultimi anni come regina indiscussa della categoria. Impossibile poi non citare un’altra tedesca, la Mercedes-AMG C63 S E Performance, ibrida plug-in con il nuovo motore a quattro cilindri da 680 CV.

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