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Auto, il riciclo di fine vita come chiave della decarbonizzazione

Recuperare, riciclare e riutilizzare le vecchie auto invece di smaltirle riduce le emissioni e aiuta a migliorare la redditività

auto, il riciclo di fine vita come chiave della decarbonizzazione

Il riciclo dei veicoli alla fine della loro carriera commerciale è diventato rapidamente uno dei punti “caldi” nelle strategie per la decarbonizzazione attuate dalle Case automobilistiche. In pochi anni ridurre il consumo di materie prime tramite soluzioni di economia circolare è diventata una delle priorità che coinvolge in primis proprio i veicoli a fine carriera.

La stessa Unione Europea, del resto, ha inserito nelle direttive l’obbligo di aumentare la percentuale di materiali riciclabili a bordo dei nuovi modelli al 95% già dal 2015 e i singoli costruttori sono al lavoro per incrementare il più rapidamente possibile la quota di componenti già riciclati o ricavati da materie prime sostenibili.

La risposta di Stellantis

L’ultima iniziativa in ordine cronologico è di Stellantis, che di recente ha stretto un accordo con Galloo, azienda specializzata nel riciclo soprattutto dei metalli, per realizzare una joint venture finalizzata proprio al riciclo dei veicoli a fine vita. Si tratta di un servizio che sarà introdotto nella seconda metà del 2023 inizialmente in Francia, Belgio e Lussemburgo e a seguire nel resto d’Europa e va a inserirsi nella complessa strategia Dare Forward 2030.

Questa nuova realtà lavorerà a stretto contatto con gli impianti per il ritiro e il trattamento degli ELV (End-of-Life Vehicles), consentendo così il recupero di tutti i componenti da avviare al riutilizzo, alla rigenerazione oppure al riciclo.

Un servizio per tutti

La cosa interessante è che la joint venture offrirà i suoi servizi non soltanto ai marchi del Gruppo, ma anche ad altre Case automobilistiche, il che la dice lunga sulla volontà del colosso italo-francese di assumere un ruolo di rilievo nell’intera filiera della sostenibilità.

L’obiettivo è ben fotografato dalla dichiarazione di Alison Jones, Senior Vice President della business unit di Economia Circolare di Stellantis:

“Rendere più facile per i clienti il riciclo degli ELV è essenziale per ridurre l’impatto ambientale dei veicoli. Il reinserimento di componenti e materiali nella catena del valore consente di salvaguardare risorse limitate, supportando l’obiettivo di azzerare le emissioni nette di carbonio entro il 2038. Siamo impazienti di avviare il programma quest’anno e di procedere a un rapido ampliamento.”

Ed è anche un affare 

Oltre che un’esigenza diciamo così “etica”, il riciclo rappresenta ovviamente anche un’opportunità per rimettere a fuoco le strategie di business perché sì, anche da quello si può trovare lo spunto per migliorare gli utili. Stellantis programma di arrivare al 40% di materiali green nei veicoli di nuova produzione entro il 2030.

Il riciclo è una delle 4R della business unit Circular Economy di Stellantis, ossia Reman, Repair, Reuse, Recycle (Rigenerazione, Riparazione, Riutilizzo, Riciclo), ed entro il 2030 contribuirà ad aumentare di 10 volte i ricavi provenienti da attività di riciclo e di 4 volte quelli derivanti dall’estensione della vita utile di componenti rispetto al 2021, generando oltre 2 miliardi di euro di ricavi.

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