Amazon e Bmw, vittoria in tribunale contro truffatori che vendevano parti contraffatte
Del caso si è occupata insieme con Bmw l’Unità crimini di contraffazione di Amazon (Ccu). La società adotta misure proattive per impedire l’inserimento di prodotti contraffatti sul suo negozio online e lo monitora costantemente. In questo caso, ha rilevato attività sospette utilizzando strumenti avanzati di apprendimento automatico e ha collaborato con il gruppo tedesco per verificare che i prodotti in questione fossero contraffatti. Per gestire il caso, Amazon ha fatto chiudere gli account di vendita degli imputati, ha eliminato le inserzioni di prodotti contraffatti collegate al caso e ha rimborsato in modo proattivo i clienti coinvolti.
«Amazon applica la tolleranza zero per i prodotti contraffatti e continuerà a perseguire i malfattori ovunque essi operino», ha dichiarato Kebharu Smith, direttore della Ccu. «Questa sentenza è una vittoria significativa. Lavorando in collaborazione con brand come il gruppo Bmw, possiamo bloccare con successo i contraffattori e impedire che gli articoli falsi raggiungano i nostri clienti o vengano venduti in altri punti della filiera».
Amazon impiega una serie di tecnologie di protezione automatizzate per impedire che i prodotti contraffatti vengano venduti sul suo negozio online. Nel 2022, i sistemi di Amazon hanno bloccato più di 800.000 tentativi di apertura di nuovi account di vendita da parte di malintenzionati, prima che questi potessero mettere in vendita anche un solo prodotto, e più del 99% delle inserzioni sospettate di essere fraudolente o contraffatte sono state bloccate o rimosse grazie alle protezioni automatiche e proattive di Amazon.
Nel 2022, la CCU di Amazon ha denunciato o segnalato per indagini oltre 1.300 criminali negli Stati Uniti, nel Regno Unito, nell’UE e in Cina.