- Cestino intelligente: installati otto bidoni sperimentali nelle zone della movida
- Cestino intelligente: stop alle attività di smaltimento aggiuntive
- Cestino intelligente, la raccolta differenziata dei condomini: le novità
A Milano sbarca il cestino intelligente contro i rifiuti in strada: mega capienza e sensori laser
Cestino intelligente: installati otto bidoni sperimentali nelle zone della movida
Nei giorni scorsi è partita una sperimentazione con cestini compattatori: in arrivo 800 nuovi contenitori “a croce”, creati appositamente per evitare che ci finiscano i sacchi indifferenziati dei condomini.
Nelle zone della movida, Amsa e A2a hanno installato otto bidoni sperimentali: contenitori dotati di un sistema di compattazione interno, alimentato ad energia solare, e che hanno una capienza fino a cinque volte superiore rispetto ai tradizionali in ferro. Inoltre, il sensore laser è in grado di leggere il livello di riempimento del cestino e avvisa la centrale operativa quando è il momento di svuotarlo. Il primo lotto è stato posizionato in quattro aree: in corso Como, nella zona di Porta Venezia tra via Lecco e largo Bellintani, in corso Buenos Aires e in piazza Argentina.
Cestino intelligente: stop alle attività di smaltimento aggiuntive
Gli 800 nuovi cestini sono dotati di una croce sulla bocca del contenitore, un sistema che impedisce la formazione di mini discariche condominiali, per evitare attività di smaltimento aggiuntive, che, negli ultimi 4 anni, hanno comportato un aumento di costi pari a 675 mila euro.
Attualmente i cestini sparsi per le vie della città sono 23 mila, di cui 10 mila nei parchi.
Cestino intelligente, la raccolta differenziata dei condomini: le novità
La novità è il materiale che sarà riciclato al 98%. Inoltre, i nuovi cassonetti per la carta, il vetro e l’organico sono grigio scuro con il coperchio colorato. La carta, come da direttiva europea, passa dal bianco al blu, mentre il vetro resta verde, così come l’organico marrone.
Invariati i contenitori per plastica e metallo (sacco giallo) e indifferenziato (sacco grigio). Per ora la modalità di raccolta resta uguale. Tuttavia, secondo il nuovo Piano dei rifiuti, entro il 2030 la Regione conta di arrivare all’85% di raccolta differenziata. Con una quota dei Comuni che non sia inferiore al 65%.