La Casa americana sta costruendo una Megafactory a Shanghai per costruire i suoi sistemi di accumulo e ha scelto partner d'eccezione
Tesla ha iniziato i lavori per la costruzione della sua fabbrica di batterie stazionarie in Cina. La cosiddetta Megafactory, che sorgerà nella stessa area di Shanghai dove si trova la Gigafactory da cui escono Model 3 e Model Y, si rivolgerà però a fornitori esterni per le celle utilizzate nei sistemi di accumulo.
Una produzione annua di 40 GWh
Le batterie che saranno utilizzate per la costruzione dei Megapack Tesla in Cina, prima di tutto, si baseranno su celle con chimica litio-ferro-fosfato. Il 20% della fornitura arriverà da FinDreams, la divisione di proprietà di BYD che proprio di batterie si occupa. Il restante 80% sarà consegnato invece da CATL.
La nuova fabbrica di batterie stazionarie Tesla, la cui costruzione è iniziata a maggio, una volta a regime, dovrebbe raggiungere una produzione di 10.000 Megapack all’anno. In termini di capacità energetica complessiva, si parla di 40 GWh. A conti fatti, BYD contribuirà quindi per circa 8 GWh, mentre CATL per i restanti 32 GWh.
Dopo la California, la Cina
La Megafactory cinese affiancherà quella già in funzione che si trova a Lathorp, in California. Anche l’impianto americano, una volta a pieno ritmo, arriverà a una produzione annua di 40 GWh. Nel primo trimestre del 2024, la fabbrica ha prodotto 4 GWh, con una proiezione sull’anno di circa 16-20 GWh.
I Megapack di Tesla hanno una capacità di 3 MWh ciascuno e hanno in vantaggio di poter essere installati facilmente in parallelo, per garantire a chiunque la possibilità di avere sistemi di accumulo a misura delle proprie esigenze. A fine 2022, per esempio, nel Regno Unito è stato inaugurato il sistema di Megapack più grande d’Europa, con una capacità di 196 MWh.