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Xiaomi si è messa a produrre auto: ecco SU7, la berlina che sfida Porsche e Tesla

Xiaomi SU7

Non c’è da scherzare quando mister Lei Jun promette di fare dell’azienda che ha fondato nel 2010 – insieme all’amico Bin Lin – un leader mondiale nel settore automobilistico, entro 15-20 anni. E’ il Ceo di Xiaomi, colosso dell’elettronica di consumo: in Europa è famosa per gli smartphone ma produce elettrodomestici, droni, fotocamere, tablet e via dicendo per un fatturato che nel 2022 ha raggiunto 40,7 miliardi di dollari, con un utile di 2,5 miliardi. Ora la prima vettura, presentata in un evento a Pechino: si chiama SU7 – acronimo di Sport Ultra – e Lei Jun non ha nascosto le ambizioni: «Deve essere un successo e superare le prestazioni di auto come Tesla Model 3 e Porsche Taycan» è il grido di battaglia, corroborato da un investimento di 10 miliardi di dollari per la produzione di serie, spalmati su un decennio.

673 cavalli di potenza

Lunga poco meno di cinque metri (4.997 mm), con un passo di tre metri esatti, la Xiaomi SU7 è larga 1.963 mm, alta 1.440 mm e vanta un’aerodinamica attiva molto curata, con un Cx di soli 0,195. Oltre che spazioso, l’abitacolo sarà particolarmente luminoso, grazie al tetto panoramico di vetro (schermato contro i raggi UV) con una superficie di 5,35 metri quadrati. Il diametro di sterzata è di 11,4 metri. Il bagagliaio ha una capacità massima di 517 litri, a cui si aggiungono altri 105 litri nel frunk anteriore, 21 più degli 84 offerti dalla Porsche Taycan, un modello utilizzato (senza nasconderlo) dalla Xiaomi come metro di paragone per presentare i dati tecnici della sua nuova berlina. Che sarebbero migliori: 673 cavalli di potenza, 830 Nm di coppia, 265 km/h di velocità massima, 2,78 secondi nello 0-100 km/h.

Pianale Modena

La Xiaomi SU7 è realizzata su una nuova architettura per auto elettriche sviluppata internamente, chiamata – indovinate un po’ – Modena. Dotata di tecnologia a 800 Volt, permette di ricaricare 220 km in cinque minuti, e 390 in soli 10 minuti, quasi il doppio rispetto alla Tesla Model S, che nello stesso lasso di tempo ne incamera “solo” 225. La batteria, alloggiata all’interno del pianale, è prodotta dalla Catl e ha una capacità sfruttabile di 101 kWh, per un’autonomia dichiarata di ben 800 km, il 10% in più rispetto alle Mercedes-Benz EQS (720 km) e alla già citata Model S (715 km). I freni sono Brembo a quattro pistoncini, mentre l’auto ha una gestione attiva dell’aerodinamica e del rollio. Alle modalità di guida pre-impostate se ne possono affiancare altre personalizzate, eventualmente da condividere con altri utenti. Sul fronte sicurezza, è annunciato il meglio sul mercato e nel 2025 dovrebbe essere introdotta la guida assistita di livello 3.

HyperOS, l’arma in più

Il ‘cuore pulsante’ della SU7 sarà il sistema operativo HyperOS, che punta a offrire «un’esperienza interattiva del tutto analoga a quella di uno smartphone» e proporrà una completa integrazione con l’ecosistema di prodotti Xiaomi, che si tratti del telefono cellulare in tasca o degli elettrodomestici smart per la casa. La plancia, lineare e dalle linee essenziali, è dominata dallo schermo da 16,1 pollici dell’infotainment, sotto il quale si può applicare una originale plancetta – removibile – di comandi fisici. Nella console centrale sono presenti pulsanti per comandare la temperatura del climatizzatore e la velocità delle ventole, l’apertura dello spoiler e l’altezza da terra delle sospensioni ad aria. Queste ultime lavorano in combinazione con le telecamere anteriori per leggere le asperità della strada (fino a 500 metri), così da anticiparle per tempo e adeguarsi agli eventuali ostacoli.

Due versioni

La berlina sarà disponibile in due versioni: la SU7 Max, con due motori e trazione integrale (con le già citate specifiche tecniche), e la SU7 “base”, con un solo motore da 299 cavalli al posteriore, 0-100 in 5,28 secondi, velocità massima di 210 km/h e autonomia di 668 chilometri. Entro la fine del 2024 potrebbe debuttare anche una terza versione, con batteria da 150 kWh e 1.200 chilometri di autonomia. Tre le colorazioni disponibili per tutte (Aqua Blue, Verdant Green e Mineral Gray) e più di un tocco esclusivo: i sedili sono collegati ai sensori dell’auto per modificare dinamicamente l’imbottitura laterale in base ai cambi di direzione e trattenere il corpo del conducente, le luci ambientali sono dinamiche e l’impianto stereo con ben 25 altoparlanti è compatibile con il protocollo Dolby Atmos. Lei Jun ha svelato praticamente ogni dato della sua prima automobile, tranne il prezzo. Indiscrezioni dicono che il modello single motor si aggirerà attorno ai 100 mila euro. E comunque sia Xiaomi nella corsa all’auto dei colossi dell’elettronica e informatica sembra essere un passo avanti a Sony, Apple e Huawei.

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