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Volkswagen riduce le consegne di auto nel 2022, ma accelera sui veicoli elettrici

volkswagen riduce le consegne di auto nel 2022, ma accelera sui veicoli elettrici

Volkswagen riduce le consegne di auto nel 2022, ma accelera sui veicoli elettrici

Volkswagen termina il 2022 con il freno a mano tirato. Complici i blocchi sulle catene di approvvigionamento e le interruzioni della produzione, l’anno scorso la casa automobilistica tedesca ha consegnato poco più di 8,26 veicoli in tutto il mondo, 7% in meno del 2021. Nonostante lo sprint di dicembre, quando le consegne sono cresciute del 18% anno su anno, il quarto trimestre si è chiuso in rialzo del 14,3% a 2,2 milioni di veicoli, il 12% in meno delle stime del consenso. Tuttavia, ci sono dei mercati in cui Volkswagen è riuscita a brillare: il settore elettrico e la Cina.

Lo sprint del secondo semestre non è bastato

Il 2022 è partito in contropiede con un calo del 22% anno su anno sulle consegne del primo semestre. L’azienda di Wolfsburg ha dovuto affrontare carenze di semiconduttori, vincoli di fornitura e blocchi legati al coronavirus, soprattutto in Asia, che hanno messo a dura prova la produzione e le consegne. Negli ultimi sei mesi il gruppo è riuscito a spuntare un rialzo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021, non abbastanza per portare il bilancio annuale in positivo.

Il nuovo anno potrebbe portare una ventata di aria fresca e un miglioramento graduale delle catene di fornitura. Al momento nella sola Europa occidentale il gruppo detiene un portafoglio ordini di 1,8 milioni di veicoli. “Questo ci dà fiducia per il 2023, nonostante l’indebolimento dell’economia e la continua carenza di forniture”, dichiara Hildegard Wortmann, dirigente delle vendite Volkswagen. Buone notizie arrivano anche dal settore elettrico, dove le consegne di veicoli durante l’anno sono salite del 26% a 527.100, e dalla Cina in cui le vendite sono cresciute del 68%.

Citi accende un faro sull’esposizione del gruppo alla Cina

Anche nel 2023 gli analisti di Citi continueranno a monitorare i margini dei brand del gruppo. Secondo gli esp erti, la resilienza di questi indicatori potrebbe essere messa in pericol i da una frenata più profonda del previsto dell’economia cinese, data l’esposizione di Volkswagen al mercato, e da spese superiori alle attese nel campo della ricerca tecnologica. Ma l’azienda rischia anche di incorrere in multe ingenti, se dovesse perdere le controversie legali relative allo scandalo delle emissioni diesel. Alla luce delle valutazioni di rischio, Citi conferma il target price 124 e il rating neutral sull’azione che nel frattempo si appresta a chiudere la seduta di giovedì 12 a Francoforte in rialzo dell’1,74% a 165,2 euro. (riproduzione riservata)

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