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Volkswagen Passat (2024): la nuova generazione su piattaforma MQB-EVO

Volkswagen Passat ha venduto tanto, più di 30 milioni di auto in 50 anni di storia, ma ha subito l’avanzata dei SUV che hanno un po’ costretto in disparte le station wagon. Eppure la Passat non molla e arriva alla nona generazione. Anzi, è anche tra le portabandiera della nuova piattaforma MQB EVO, un pianale strategico perché figlio dei tempi che corrono.

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L’elettrico avanza, ma lento in Italia. Il termico ottimizza i costi

Siamo in un periodo strano per l’automotive, dove la certezza è quella di un futuro elettrico… oppure no? Le vendite tracciano sui grafici risultati altalenanti, l’Europa mostra una velocità e l’Italia smentisce con vendite ben più risicate rispetto ai Paesi d’Oltralpe, e poi ci sono dichiarazioni da produttori che sembrano meno convinti di altri, Renault con De Meo in testa.

Volkswagen continua a spingere sull’elettrico con la piattaforma MEB, unica per tutti i marchi del gruppo, ma allo stesso tempo tiene il piede nelle proverbiali due scarpe, e l’altra si chiama appunto MQB Evo, evoluzione della fortunata piattaforma MQB e dedicata alle auto termiche (o ibride, ma non esclusivamente alimentate a batteria).

Segnale importante? Chissà, il 2035 è lontano e fare previsioni a lungo termine è difficile. Quello che possiamo fare, però, è vedere cosa porta in dote la MQB Evo che prende come ambasciatrici la nuova Passat, la nuova Golf e la nuova Tiguan. Tre auto diverse fra loro, dimostrazione della versatilità del pianale del gruppo VW che diventa più sofisticato: le auto oggi costano di più di 10 anni fa, e i produttori giustificano l’aumento dei prezzi (dettato dalla sicurezza di gran lunga superiore e attiva), anche con dotazioni che un tempo erano solo delle ammiraglie.

Le novità di Passat 2024

Volkswagen Passat, in particolare, utilizza la MQB Evo che meccanicamente si poggia su sospensioni multilink rielaborate, nello specifico cambiano le posizione dei bracci, e ammortizzatori a doppia valvola che regolano separatamente la compressione e l’estensione, questo garantisce più affilatezza e più comfort.

Gli ammortizzatori a due valvole sono proposti insieme al DCC Pro. La sigla si traduce con gli ammortizzatori a controllo elettronico che guadagnano 10 posizioni, 10 settaggi per avere più combinazioni. Servono davvero? Chissà, probabilmente in modalità manuale no, perché chi vuole la guida più sportiva li metterà al massimo della rigidità, e chi vuole più assorbimento li metterà al minimo. Però in modalità automatica si potrà lasciare all’auto il controllo, così da variare progressivamente la loro risposta. Un esempio? Si viaggia “morbidi”, ma in curva le irrigidisce la risposta quel tanto che basta per renderla più precisa e meno incline al rollio, tornando poi su un setup ultra-morbido quando la strada è dritta. Inoltre, lavorando con gli ammortizzatori a 2 valvole, la precisione è maggiore perché vengono controllate le fasi di compressione ed estensione separatamente.

A livello di dinamica di guida c’è poi uno sterzo più diretto, barre antirollio dalla rigidità aumentata e il sistema elettronico che controlla anche il bloccaggio elettronico del differenziale XDS oltre al DCC Pro (se installato). Il telaio monta sospensioni MacPherson anteriori e multilink a quattro bracci sul posteriore.

I motori: mild-hybrid, plug-in da 100 km, benzina e diesel

Volkswagen Passat di nuova generazione non abbandona il diesel, d’altronde lei è sempre stata una grande viaggiatrice. Oggi propone quindi la gamma già disponibile in casa a partire dal plug-in da 150 kW (204 cv e 350 Nm) e 200 kW (272 cv e 400 Nm), rispettivamente con motore elettrico 85 kW e 330 Nm integrato nella scatola del cambio, un DSG a sei rapporti. Il termico è il solito, ben noto, benzina 1.5 TSI evo2 e la batteria è importante e raddoppia rispetto alla precedente eHybrid, ben 23 kWh lordi e 19,7 kWh netti per 100 km elettrici promessi. Interessante la ricarica: c’è la corrente alternata (AC) da 11 kW e la corrente continua (DC) da 50 kW: d’altronde con batterie di questo tipo inizia a diventare utile un rabbocco rapido per riempire l’accumulatore in una mezz’oretta (25 minuti dal 10 all’80%).

Il mild hybrid prima non c’era, ora arriva in gamma con la tecnologia a 48 V per l’eTSI da 150 cv (110 kW) aiutato da un piccolo elettrico da 15 kW e 25 Nm e con cambio DSG a 7 marce.

Se, invece, non ne volete sapere proprio nulla di unità elettrificate e batterie “extra”, allora ci sono i due turbo benzina (2.0 TSI da 204 cv e 2.0 TSI da 265 cv) e ben tre turbo diesel, tutti 2.0 TDI da due litri: 122 cv, 150 v e 193 cv. Sempre di serie il cambio automatico doppia frizione (DSG a 6 marce) e, per le versioni diesel da 193 cv e benzina da 265 cv, la trazione integrale 4MOTION è di serie al posto di quella anteriore.

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Gli interni, la tecnologia e le dimensioni

Anche dentro cambia: materiali più apprezzabili al tatto rispetto ad una generazione, quella precedente, che aveva qualche plastica più rigida al tocco. Il volante fa il passo indietro che hanno già fatto anche alcune elettriche del gruppo VAG, eliminando i comandi a sfioramento che più volte abbiamo criticato durante le prove: sono troppo facili da attivare inavvertitamente. Ora, invece, sono sostituiti da tasti fisici. Restano i tasti a sfioramento (touch) per il climatizzatore che, come da richiesta dei clienti e come già visto nelle ultimissime produzioni elettriche, sono ora retroilluminati.

L’infotainment di Volkswagen Passat è da 12,9” o 15”, dipende dall’allestimento, ed è “rubato” dalla ID.7, incluso il nuovo OS e l’interfaccia ridisegnata. La piattaforma è MIB4, l’ultima evoluzione dell’infotainment tedesco, e la strumentazione è digitale da 10,25” con trattamento antiriflesso e, in opzione, abbinabile all’head-p display che proietta sulla strada (e non più sul “vetrino” trasparente.

Cambiano anche le misure: nuova Passat è lunga 4,91 metri, ha un passo di 2,84 metri ed è più comoda per chi siede dietro, oltre a proporre cerchi fino a 19” e un bagagliaio da 690 litri in configurazione a 5 posti o di 1.920 litri quando abbattiamo i sedili posteriori. Infine arriva un optional ulteriore, quello dei fari IQ. LIGHT LED matrix. Si tratta dell’evoluzione dei fari a matrice di LED adattivi: proiettano fino a 500 metri con maggior precisione nello “scontornare” gli altri veicoli che incrociamo per non abbagliarli.

Chiudendo con gli ADAS, il Livello 2 qui è più che completo, l’auto ha anche le funzioni di parcheggio automatico, può anche farlo mentre il conducente controlla la manovra dallo smartphone fuori dall’auto e salva cinque manovre (5 situazioni di parcheggio lunghe massimo 50 metri) per poi replicarle da sola (es: l’ingresso in un vialetto stretto).

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I vantaggi di una piattaforma modulare e condivisa

Ormai sentiamo parlare da tempo di piattaforme modulari, ma quali sono i vantaggi? Si parte dalla fabbrica, l’impianto di produzione che usa processi standardizzati per risparmiare sui tempi e sui costi. Poi si prosegue con la condivisione delle tecnologie: oggi scegliere un’auto di un segmento più piccolo non significa più rinunciare alla tecnologia per la sicurezza attiva. Gli ADAS sono disponibili su tutta la gamma perché il pianale su cui sono montati è lo stesso per tutte, che si tratti della Golf o della Tiguan.

La variabilità delle quote, però, permette di personalizzare il comportamento delle vetture perché tutto è flessibile, fatta eccezione per il posizionamento del motore e la distanza tra asse anteriore e pedaliera, oltre al posizionamento del serbatoio. Cambia il passo? Ecco che cambia la dinamica di guida e il comfort.

Cambia la carreggiata? Ecco creata un’impostazione più sportiva ad esempio, così come la posizione del volante e del sedile che permettono di avere SUV dall’ispirazione più dinamica o più tradizionale, a seconda delle scelte del produttore.

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Prezzi e data di uscita

Volkswagen Passat sarà disponibile solo in versione station wagon, il tempo delle berline è finito a quanto pare (restano tra le proposte puramente elettriche). Si parla di una commercializzazione nel primo trimestre del 2024, ancora da confermare non prima di febbraio. Il prezzo non è disponibile per l’Italia, possiamo farci però una prima idea dei costi basandoci sul listino tedesco che posiziona Passat a partire da 39.995€.

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