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Veicoli commerciali – Alla guida del Ford Transit Custom

veicoli commerciali – alla guida del ford transit custom

Veicoli commerciali – Alla guida del Ford Transit Custom

Il Model Year 2023 è il primo rifacimento radicale del Ford Transit Custom dal lancio nel 2012, quando il furgone raccolse il testimone della parte bassa della gamma attorno alla tonnellata di portata per proiettarla in un mercato dei veicoli commerciali di taglia media dove si era sviluppata una domanda che andava oltre la pura capacità di trasporto: ai nuovi nati, si richiedeva un’ampiezza di vedute tale da poter interpretare con disinvoltura non solo il ruolo di furgone, ma anche quello di pulmino, la presenza di sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida comparabili a quelli delle auto nonché una gamma di servizi telematici, finanziari e post vendita a contorno del prodotto stesso. Nella nuova generazione Transit Custom (trasporto merci)/Tourneo Custom (passeggeri), traspare tutta la sicurezza di chi quella trasformazione ha saputo cavalcarla e ispirarla, al punto da diventare l’indiscusso leader europeo nelle vendite di categoria. La nuova piattaforma rimedia praticamente a tutte le mancanze congenite della prima generazione e permette quella flessibilità nell’ampliamento della gamma necessaria anche per la presenza, accanto a Ford, di un partner esigente, Volkswagen, che dalla stessa base deriverà il suo Transporter (sempre costruito dall’Ovale blu). Non a caso, il dispiegamento sul mercato dei Custom ci accompagnerà per tutto il 2024.

Ambiente rinnovato. La prima conoscenza col nuovo Ford è al volante di una versione che rappresenta la continuità con la serie precedente, il Transit Custom furgone a passo corto e tetto normale da 3,2 tonnellate di peso totale, col motore 4 cilindri turbodiesel 2.0 EcoBlue da 150 CV, cambio manuale a sei rapporti e trazione anteriore. Le cose sono cambiate e lo si percepisce subito dalla plancia (completamente ridisegnata, con il touchscreen da 13 pollici del sistema di infotainment Sync 4, di serie su tutti gli allestimenti) e dalla posizione di guida: più arretrata e bassa (il che non è necessariamente positivo per un furgone), con pavimento piatto e passaruota meno invasivi. All’atto pratico, si perde qualcosa nella percezione degli ingombri del muso nelle manovre di parcheggio, ma si guadagna parecchio dalla diversa posizione del sedile rispetto ai montanti, e si arriva alle rotonde più tranquilli, avendo già inquadrato bene la situazione. Le sospensioni posteriori a ruote indipendenti realizzano un ottimo compromesso fra assorbimento e reattività del retrotreno nei percorsi misti e trasmettono la portata del cambiamento ancor più del comportamento del motore, che in questa versione di potenza – e con 360 Nm di coppia da 1.500 a 2.500 giri/min – sembra adatto sia all’impiego suburbano, sia a trasferimenti più impegnativi. Il cambio ha la corsa lunga, ma è ben manovrabile e con innesti precisi. E pure l’insonorizzazione, rispetto sia alla rumorosità meccanica, sia ai fruscii aerodinamici, ha fatto un deciso passo avanti.

Famiglia in evoluzione. Ci sarà tempo per verificare le effettive prestazioni del nuovo Transit Custom nel corso di una prova completa, ma questo primo contatto restituisce la sensazione di un’evoluzione radicale; se anche le versioni a passo lungo – nella prima serie meno riuscite a livello di handling – si dimostreranno all’altezza del passo corto, allora la transizione del medio della Ford potrà dirsi completa. E, a proposito di transizione, ecco il programma di arrivo sul mercato della gamma. La famiglia appena entrata in produzione e in consegna entro la fine dell’anno comprende, oltre alla variante di 5.8 m3 di questo primo contatto, anche lo stesso van con tetto alto, oppure a passo lungo sempre con padiglione standard o rialzato, il Tourneo solo con tetti normali fino a nove posti e gli allestimenti base, Trend, Limited e Titanium, oltre alle versioni da 110, 136 o 170 CV dello stesso motore EcoBlue, più il nuovo cambio automatico a otto marce che ha sostituito precedente a sei. Già ordinabili, ma in produzione dal primo trimestre 2024, con consegne in primavera, sono i modelli con i motori diesel associati alla trazione integrale, accanto ai Transit e Tourneo Phev col nuovo sistema ibrido parallelo (motore 4 cilindri a benzina a ciclo Atkinson di 2.5 litri più un’unità elettrica per complessivi 232 CV, trazione anteriore e batteria da 11,8 kWh, per un’autonomia in elettrico dichiarata di 56 km), ai van a doppia cabina o MultiCab (cioè con paratia e lunghezza del vano di carico differenziata, maggiore sul lato sinistro e minore sul destro, dove ci sono due sedili in seconda fila), ai Kombi finora a tre file di sedili (ma con finiture e dotazioni più semplici rispetto al Tourneo) e agli allestimenti più aspirazionali come Sport, Trail, Active e Titanium X. Infine, stanno per aprirsi gli ordini anche per gli E-Transit/E-Tourneo Custom elettrici, con motore da 100 o 160 kW e trazione posteriore, in produzione dal secondo trimestre 2024 con consegne a partire dall’estate. Sempre dall’anno prossimo, la Ford annuncia l’arrivo di un pacchetto di dotazioni personalizzabile, studiato per agevolare il lavoro dei conducenti nelle attività di consegna che prevedono frequenti soste: si tratta del Delivery Assist, il quale può attivare automaticamente, a ogni stop, la chiusura dei finestrini e della serratura della porta del conducente, le luci di emergenza e lo sblocco della porta laterale scorrevole (a richiesta ad azionamento elettrico), in modo da risparmiare fino a 20 secondi per ogni consegna. Inoltre, le modifiche alla struttura hanno permesso di risparmiare peso a vantaggio della portata. La versione guidata, la maggiore per peso totale (3.225 kg), può accogliere fino a 1.258 kg di merci e attrezzature. Il listino, comunque, comprende anche le versioni da 2,6, 2,8 e 3 tonnellate di massa complessiva.

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