L’investimento nell’idrogeno è da molti considerata la prossima frontiera della mobilità sostenibile, ma da molti altri una sorta di vicolo cieco.
Tra le case automobilistiche che insistono sul fatto che potrebbe essere un’alternativa ai veicoli elettrici a batteria nell’era della neutralità delle emissioni di carbonio che stiamo cercando di raggiungere, c’è sicuramente BMW, da tempo convinta che le auto a idrogeno possano coesistere pacificamente con i veicoli elettrici tradizionali. Il suo partner nello sviluppo della tecnologia dell’idrogeno, Toyota, la pensa allo stesso modo ma… con un tocco di novità: vuole infatti usare il motore H2 per alimentare un motore a combustione interna.
I prototipi delle hot hatches GR Yaris e GR Corolla modificate per funzionare a idrogeno sono già stati testati durante varie gare e all’inizio di quest’anno, Toyota ha scelto di unire le forze con i partner nazionali Honda, Suzuki e Kawasaki per perseguire motori a combustione a idrogeno per la “piccola mobilità”. La collaborazione darà i suoi frutti la prossima settimana, quando un prototipo di questo fuoristrada sarà esposto al Japan Mobility Show 2023.
Cosa succede con i nuovi investimenti di Toyota
Photo by: josefkubes – Shutterstock
Il veicolo di Toyota, adatto a tutti i terreni, è per il momento soprannominato “HySE-X1” e parteciperà al Rally Dakar del 2024. È alimentato da un motore in linea da 1,0 litri sovralimentato e questo motore a 16 valvole, raffreddato a liquido, può produrre una quantità di potenza non specificata in un veicolo che pesa circa 1.500 kg. Toyota e Honda dichiarano che l’HySE-X1 è lungo 3530 millimetri, largo 2070 mm e alto 1700 mm.
Per il momento, ancora prima del Dakar, il mezzo parteciperà alla sfida “Mission 1000” in Arabia Saudita dal 5 al 19 gennaio 2024, una sorta di laboratorio per promuovere e testare i sistemi di propulsione ad alta efficienza energetica, siano essi a idrogeno, elettrici o a biocarburante. Si tratta più di un test per auto, moto e camion che di una competizione, dato che all’inizio non ci saranno né vincitori né vinti. Tuttavia, gli organizzatori vogliono che “Mission 1000” diventi una gara vera e propria.
Ricordiamo infine che i motori a combustione a idrogeno esistono da molto tempo sul mercato e che l’esempio più noto è probabilmente la BMW Hydrogen 7 (E65), costruita a metà degli anni 2000 con un motore V12 alimentato sia a idrogeno che a benzina. Tuttavia, non è mai entrata in produzione di serie, poiché ne sono stati prodotti solo 100 esemplari che sono stati consegnati a persone selezionate per testarli e diffondere la conoscenza dei motori a combustione a idrogeno.
La vettura ha sostituito il meno noto prototipo della Serie 7 Hydrogen (E38) del 2000, anch’esso dotato di un grosso V12. Nel 2023, BMW presenterà i prototipi sperimentali iX5, che abbandonano il motore a combustione interna a favore di una configurazione a idrogeno con celle a combustibile.