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Tom Gale, una penna al servizio dell'automobile americana

Influenzare l’ambiente urbano degli Stati Uniti d’America come ha fatto Tom Gale, è forse un’impresa titanica, quasi impossibile per chiunque altro. L’ingegnere e designer nativo di Flint (Michigan) è stato capace con le sue intuizioni di segnare un’intera generazioni di veicoli a stelle e strisce. La sua epoca d’oro è stata quella degli anni Novanta del secolo scorso, durante i quali ha impresso la sua visione al centro stile di Chrysler, sfornando una lunga serie di pietre miliari anche per i marchi Dodge e Plymouth. Inoltre, ha lavorato a una serie di pick-up che simboleggiano in modo profondo il gusto degli automobilisti del Nord America, che amano come nessun altro quei voraci mezzi cassonati pronti a danzare anche tra sabbia e fango. Se le strade delle popolose città degli States brulicano ancora di levigate e spigolose vetture locali sulla trentina d’anni, il merito anche di Gale.

I motori nel suo destino

Come molti nativi di Flint, la famiglia di Gale aveva una storia radicata con la Buick: il padre lavorava come ingegnere e suo nonno era un ex operaio della catena di montaggio. Tom Gale si laurea in ingegneria alla Michigan State University con gli occhi puntati sull’industria automobilistica, e ottiene ben presto un lavoro alla Chrysler nel 1967. In cuor suo sa, che la strada per affermarsi nel mondo delle quattro ruote non è un vicolo cieco che porta soltanto all’ingegneria, ma può avvicinarsi anche al design. “Ho pensato che non avrei mai potuto passare dal design all’ingegneria, ma avrei potuto passare dall’ingegneria al design”, ha affermato Gale riflettendo sul suo futuro aziendale.

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Plymouth Barracuda

L’ingegnere respira e ama il design automobilistico. Il suo primo incarico con Chrysler è la Plymouth Barracuda. Nel 1985 viene promosso vicepresidente all’età di 42 anni. Diventa responsabile della direzione di tutte le attività dell’ufficio di progettazione del prodotto, mentre prima aveva ricoperto il ruolo di direttore del design degli esterni a partire dal 1982 e, successivamente, degli interni.

I modelli di successo

Dopo la sua personale scalata nelle gerarchie del Gruppo Chrysler, Gale viene coinvolto in prima persona in una lunga schiera in progetti di design speciali come, ad esempio, la Plymouth Prowler e la supercar Dodge Viper, una macchina da poster che è finita direttamente nelle camerette di tanti adolescenti della sua epoca. Nel corso della carriera, Tom non ha prestato il suo sapere esclusivamente ad auto di altissimo profilo, ma lo ha riversato anche su prodotti più commerciali. Nel 1991, insieme all’ex presidente della Chrysler Robert Lutz, presenta la Dodge Neon che riesce a guadagnare un enorme successo tra gli automobilisti e a portare grandi ricavi all’azienda.

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Dodge Viper

Progettando un abitacolo più avanti, la sua generazione di vetture ha stupito la platea continentale, perché è riuscito a coniugare lo stile con un’abitabilità di prim’ordine. All’elenco delle sue frecce più brillanti ci sono anche il Dodge Ram del 1994, un pick-up aggressivo e stiloso, i minivan NS del 1996 e il Plymouth Prowler del 2001. Tra i suoi ultimi progetti, all’alba del nuovo millennio, ci sono gli esterni della Chrysler 300C che uscirà nel 2005 e della Dodge Magnum dello stesso. Quando nel 2000 Chrysler viene venduta ai tedeschi di Daimler, Gale decide di ritirarsi dalle scene, ma non senza polemiche.

L’eredità di Gale

Da poco Tom Gale ha compiuto ottant’anni e guardandosi indietro può scorgere la sua figura rientrare in una nicchia di fortunati, dove splendono i più visionari e talentuosi designer della sua epoca. Gale è stato capace di lasciare un’impronta inconfondibile nella grande tradizione delle quattro ruote americane, merito dei suoi stravaganti concept di design e dei tanti veicoli di produzione come il PT Cruiser o l’esclusivo Plymouth Prowler, uno dei pochi veicoli “hot rod” di serie. La sua è un’eredità pesante, che nessuno è riuscito a raccogliere in pieno.

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