Studio AlixPartners – “La transizione elettrica mette a rischio 40 mila posti di lavoro”
I rischi per l’occupazione. Secondo la società di consulenza, nei prossimi mesi continuerà la “guerra dei prezzi”, anche in virtù di una domanda che cresce a tassi molto inferiori alle aspettative (pare che i volumi di vendita dei prossimi anni rimarranno sostanzialmente invariati), in un contesto di sempre maggior competitività. Questo scenario, però, rischia di avere forti ripercussioni sui livelli occupazionali del settore, indotto compreso: “Il valore dei componenti di un’elettrica è di circa un terzo rispetto a un endotermico”, spiega Fabrizio Mercurio, director automotive di AlixPartners, “e solo una parte di questi è accessibile ai fornitori. La filiera italiana rischia di perdere, da qui al 2030, 7 miliardi di valore e 40 mila posti di lavoro”. Un impatto occupazionale che rischia di coinvolgere tutto il territorio italiano, in particolar modo il Centro e il Sud, “dove sono a rischio il 40% degli addetti”. Anche epr questo, la transizione energetica richiederà “uno sforzo coordinato a livello di governo, di Paese e di privati”.