La rotta del tonno rosso per potenziare filiera da 200 milioni
Tracciare le tappe di questa preziosa specie trova come alleato le nuove abitudini degli italiani sempre più inclini a mangiare pesce crudo. “Fino a pochi anni fa oltre l’80% del mercato del tonno rosso fresco era destinato al Giappone come alimento base per sushi e sashimi – spiega Fedagripesca – ma oggi è cambiato tutto con una crescita esponenziale di richiesta nazionale visto i consumi a casa e nella ristorazione di tartare”. Si tratta un pò di riappropriarsi di una specie ittica considerata da 4 italiani su 5, secondo un sondaggio di Fedagripesca, emblema del Mar Mediterraneo. Grazie a decenni di sforzi per la pesca sostenibile, con la messa a punto di feree politiche restrittive, oggi le popolazioni di tonno rosso nel Mediterraneo mostrano una lenta ma costante ripresa. Anche se la pesca illegale, il cambiamento climatico e l’inquinamento continuano a rappresentare seri rischi. Protagonista sulle tavole, a casa come al ristorante, è apprezzata per la sua versatilità in cucina per preparare, antipasti, primi e secondi, di cui non si butta via niente. Conosciuto anche come maiale di mare, del tonno, infatti, si utilizzano tutte le parti: dalla guancia, alle uova per realizzare bottarga, passando per il mosciame, una sorta di prosciutto di mare. Contiene inoltre molte proteine e grassi essenziali Omega 3, molto importanti nella lotta al colesterolo. (ANSA).