Lando Norris, McLaren MCL38
La notizia è che Norris ha battuto Max in pista e ha regalato il primo successo di Andrea Stella da team principal. La McLaren ha portato in pista negli USA un importante pacchetto di aggiornamenti: a giudicare dal risultato della Sprint Race e delle qualifiche sembrava una scelta azzardata, ma la squadra di Woking ha sfoderato il vero potenziale della MCL38 evoluzione in gara, tenendo un passo impossibile per tutti. Partito quinto dalla griglia, Norris ha costruito una gara perfetta che rimarrà scolpita nella storia, proprio come il “tuffo” che l’inglese ha fatto sui meccanici nel parco chiuso volando sopra le transenne.
La Red Bull è scornata: Max perde forse nel giorno in cui il destinato al podio era Adrian Newey in uscita dalla squadra di Milton Keynes. Norris ha rotto le uova nel paniere del team campione del mondo: Lando è stato dominante con la “papaya”. Su una pista anomala come quella di Miami la McLaren ha dato un segno che l’aggiornamento tecnico rappresenta un grosso salto in avanti che costringerà anche la Red Bull a lavorare, anche perché a Imola toccherà alla Ferrari schierare la SF-24 evoluzione.
Perez, sospettato di partenza anticipata ha rischiato di fare uno strike alla prima curva: Sergio ha mancato il punto di frenata ed è andato dritto per dritto evitando per miracolo il retrotreno di Verstappen e le due Ferrari che stavano sopraggiungendo. Gli è andata bene, perché poteva essere un bruttissimo incidente, e poi non ha mai avuto il passo per sperare di fare meglio di un mediocre quinto posto.
La McLaren di Lando Norris ha rotto gli equilibri. Norris secondo in Cina dietro all’olandese, si prende il trofeo del vincitore. Dietro a Verstappen c’è però una Ferrari che chiude con Charles Leclerc, terzo staccato di poco più di due secondi dalla RB20, seguito da Carlos Sainz quarto. La Scuderia è rimasta l’unica squadra top a non aver portato novità tecniche e, nonostante una vettura standard, è rimasta a ridosso della Red Bull. Il monegasco non aveva il passo per impensierire Verstappen, ma Imola potrebbe dare una svolta alla stagione, quando anche la rossa giocherà il suo jolly. Sainz dovrà presentarsi dai commissari sportivi per il contatto con Oscar Piastri che ci ha rimesso l’ala anteriore: è stato un incidente di gara, ma l’australiano ha rovinato una gara che lo poteva portare a conquistare punti importanti. Il ragazzo ha dimostrato carattere: è stato in testa alla gara con autorevolezza e non c’era affatto per caso.
La zona punti è stata completata dal nono posto di Fernando Alonso con l’Aston Martin e il decimo di Esteban Ocon. Il francese restituisce l’onore all’Alpine che finalmente cancella lo zero nella graduatoria Costruttori superando in un colpo Williams e Sauber. Kevin Magnussen ha capitalizzato di nuovo solo delle penalità dopo quelle che ha raccolto sabato: sarebbe arrivato il momento di fermarlo per un GP…
Ora l’attesa è per il GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna.