Lirim Zendeli, Ombra Racing
Il 25enne tedesco new-entry di Ombra Racing dopo l’ottava piazza ottenuta ieri sera in gara 1 è stato autore di una prova davvero solida soltanto alla seconda gara nel monomarca tricolore e sulla Porsche. Non era scontato, ma il quarto tempo valido ottenuto per la griglia di gara 2 ha sicuramente aiutato.
E’ pur sempre un merito e dopo qualche necessità di adattamento a un campionato che ospita anche dei gentleman driver (con conseguenti questioni di traffico durante libere e qualifiche) Zendeli sembra aver imboccato la strada giusta e anche il team bergamasco che lo ha accolto è contento di come globalmente ha gestito questo primo round.
Ecco, ai vertici sono di fatto mancati gli italiani. A parte Francesco Braschi (protagonista di un ottimo impatto con il monomarca, sul podio in gara 1 con Dinamic Motorsport, oltre che attualmente davanti allo stesso Zendeli nella nuova classifica Rookie) e Simone Iaquinta (da rivedere in gara per qualche episodio ma almeno sul ritmo e in qualifica l’unico apparso in grado di vedersela con i migliori), “senatori” come Alberto Cerqui, Gianmarco Quaresmini e Diego Bertonelli sono mancati nella contesa, arrivando a giocarsi al massimo una top-5 in gara 2.
I motivi naturalmente sono diversi, anche fra pilota e pilota, ma a Imola il desiderio di riscatto dovrà avere il sopravvento e soprattutto sarà fondamentale curare ancor di più nei particolari i turni di prova, perché in qualifica avrebbero probabilmente potuto cogliere qualche occasione in più.
A 17 anni Stiak ha davvero impressionato nella condotta delle due gare, ma in generale un po’ tutti gli “under” dello Scholarship Programme sono apparsi in decisa crescita con l’andare del chilometraggio.
Fra gli altri da sottolineare anche l’esordio assoluto nell’automobilismo di Nicholas Pujatti, il più giovane del lotto (compirà 17 anni a dicembre): dopo qualche pasticcio in gara 1, il rookie pordenonese di Villorba Corse ha marcato i primi punti della sua carriera concludendo 14esimo in gara 2.