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Rimac – Dalle hypercar elettriche… ai robotaxi

rimac – dalle hypercar elettriche… ai robotaxi

Rimac – Dalle hypercar elettriche… ai robotaxi

La Rimac ha annunciato Verne, un servizio di robotaxi che dovrebbe debuttare già nel 2026 a Zagabria. Un cambiamento di rotta significativo e insolito, in parte già anticipato nei mesi scorsi, per la Casa croata che ha sviluppato la hypercar elettrica Nevera e che recentemente ha acquisito dal Gruppo Volkswagen il controllo della Bugatti. Quello dei robotaxi è un mercato in rapida espansione: oltre alle sperimentazioni già attive negli Stati Uniti, la Tesla ha annunciato che presenterà il suo robotaxi il prossimo 8 agosto.

Un progetto che nasce da lontano. Chiamato in onore del poeta e scrittore Jules Verne, che “usava il tema del viaggio come forza trainante dei suoi racconti”, il servizio di robotaxi è un progetto che ha preso vita nel 2017, quando la Rimac ha cominciato a lavorare alla sua tecnologia di guida autonoma; nel 2021 ha ricevuto 200 milioni di euro dall’Unione Europea nell’ambito del piano di recupero da 6,3 miliardi per la Croazia, oltre che finanziamenti dal Gruppo Hyundai, impegnato nello sviluppo di un proprio robotaxi basato sulla Ioniq 5.

Guida autonoma di Livello 4. Alla guida del progetto Verne c’è Marko Pejkovi, amico di Mate Rimac, affiancato da Adriano Mudri, il designer della Nevera. Il primo veicolo svelato oggi è completamente elettrico, e dotato di un sistema di guida autonoma basato sulla tecnologia di Mobileye di Intel, che utilizza i chip di EyeQ e i dati delle mappe del programma Road Experience Management (REM). Il robotaxi avrà un livello di guida autonoma di Livello 4 e sarà privo di sterzo e pedali.

Piccolo ma lussuoso. Il robotaxi ha dimensioni compatte, un tetto panoramico in vetro e due posti a sedere, a cui si accede dalle porte scorrevoli. L’abitacolo è spazioso e lussuoso, più di quanto siamo abituati a vedere sui robotaxi attualmente in circolazione, realizzati sulla base di modelli di serie. Di grande impatto lo schermo da 43 davanti ai passeggeri, con audio Dolby Atmos, widget per contenuti multimediali, la mappa del viaggio e i comandi per il climatizzatore. La scelta di due soli posti a sedere è legata al fatto che nove corse su dieci coinvolgono comunque una o due persone, spiega Mudri.

Si comincia da Zagabria. Chiamati tramite app, come un normale servizio di taxi, i veicoli della Verne stazioneranno in quelle che la Rimac chiama motherships, ossia “navi madre”, depositi cittadini dove vengono caricati e puliti. I primi robotaxi saranno impiegati in via sperimentale nella capitale croata, ma la Rimac ha già confermato di aver stretto accordi con altre municipalità in Europa (tra cui Germania e Regno Unito) e in Medio Oriente. Sul lungo termine Verne dovrebbe aiutare a eliminare la necessità di una seconda o terza auto di famiglia che occupa spazio, viene usata di rado e ha costi significativi, conclude la casa.

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