Alla sua prima 24 Ore di Le Mans in classe Hypercar, Lamborghini Iron Lynx conquista la decima posizione overall con la #63 e la #19 in 13esima
L'Italia lascia la 24 Ore di Le Mans decisamente vittoriosa. Oltre alla vittoria della Ferrari 499P numero #50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen e il terzo posto della #51 con Antonio Giovinazzi, James Calado e Alessandro Pier Guidi, risultato straordinario anche per Lamborghini. Impegnata nella sua prima 24 Ore di Le Mans, quarto appuntamento stagionale del FIA World Endurcance Championship, in categoria Hypercar, il team Iron Lynx ha visto entrambe le vetture tagliare il traguardo, senza una sola visita al box e senza grossi problemi, ottimizzando al massimo ogni pit-stop.
La vettura #63 con l'equipaggio composto da Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat ed Edoardo Mortara è riuscita a conquistare al termine delle 24 Ore di Le Mans uno straordinario decimo posto in categoria Hypercar nell'anno del debutto, assicurando i primi punti alla squadra nel FIA World Endurance Championship. Poco distante l'altra Lamborghini, la numero #19, affidata a Matteo Cairoli, Andrea Caldarelli e Romain Grosjean. Il distacco tra loro e la vincitrice, la Ferrari 499P #50, è di solamente due giri dopo 24 ore in pista, dove il bel tempo si è spesso alternato alla pioggia e al vento, che hanno caratterizzato tutto il weekend di questa 92esima edizione sul Circuit de la Sarthe.
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La partenza della gara, davanti ad un pubblico da record di 329.000 tifosi accorso a Le Mans, con a bordo Caldarelli sulla #19 e Mortara sulla #63, si è rivelata complicata a causa di alcuni piccoli problemi alla carrozzeria. Sono stati presto risolti, anche se sono costani tempo prezioso. La fase notturna è stata poi condizionata da forti precipitazioni, tanto che la direzione di gara ha deciso di correre dietro la Safety Car per diverse ore. Nonostante un paio di fastidiose penalità, Bortolotti, Mortara e Kvyat sono riusciti infine ad assicurarsi i loro primi punti nel FIA WEC, evidenziando un percorso incredibile per il team e il produttore italiano in una prima partenza storica del prototipo a Le Mans nella classe Hypercar. “Questo è un grande successo. Finire la gara senza grandi problemi è stato il nostro primo obiettivo, e l'abbiamo fatto senza un solo viaggio in garage e segnando il nostro primo punto nel FIA WEC” ha commentato Emmanuel Esnault, il Racing Director. “Sono orgoglioso di come il nostro team ha gestito la gara e affrontato qualsiasi avversità, ottenendo ottimi risultati. Conoscendo l'incredibile sforzo e la dedizione che hanno portato a questo progetto ad ogni livello, non vedo l'ora di sapere cosa potremo ottenere in futuro a partire dall'evento IMSA del prossimo fine settimana a Watkins Glen e dal prossimo round brasiliano del FIA WEC”.
Il commento dell’equipaggio #63 di Lamborghini
Le parole della #19
“Prima di tutto, voglio ringraziare tutti quelli del team perché, considerando che la macchina ha toccato terra solo 11 mesi fa, è impressionante vedere la vettura #63 finire nella top 10 e la nostra macchina non molto lontano. Non è stato facile, nel mio secondo stint mi sono sentito abbastanza nauseato ed è stato difficile gestire quella situazione. Non volevo arrendermi e sono riuscito a finire. Sono estremamente felice e orgoglioso di tutti quelli coinvolti. Se pensiamo al tempo perso a causa di problemi relativamente piccoli, è ancora più propizio per il 2025. Non vedo l'ora di tornare qui” ha dichiarato Matteo Cairoli. “Penso che abbiamo raggiunto l'obiettivo, che era quello di finire la gara con entrambe le auto e per il primo anno, è incredibile. Abbiamo fatto davvero tutto il possibile per arrivare alla fine e abbiamo avuto un sacco di cose che succedevano durante la gara che avrebbero potuto fermarci. Sono davvero felice per tutti i ragazzi di Sant'Agata e di Iron Lynx perché hanno lavorato duramente per portare le auto a questa 24 Ore. C'è solo un po' di sapore agrodolce perché dopo la partenza abbiamo pensato che avremmo potuto avere un ritmo migliore. Tuttavia, non possiamo dimenticare che è il nostro primo anno e sono davvero orgoglioso della squadra” ha aggiunto Andrea Caldarelli. “Non ho finito la mia prima Le Mans quindi sono contento che siamo arrivati alla fine con Lamborghini Iron Lynx. È stato un sogno. Ringrazio il team per l'opportunità, perché personalmente era qualcosa che volevo fare, e l'ho fatto. Sono molto orgoglioso dello sforzo. Certo, poteva andare meglio, avremmo potuto essere tra i primi 10, ma è incredibile che la #63 ce l'abbia fatta. È stata una grande esperienza, un grande weekend per tutti, e molto da imparare per il futuro. Abbiamo terminato Sebring, una delle gare più difficili del mondo, e nemmeno Le Mans è facile. Dobbiamo finire quelle due, e l'abbiamo fatto in buona forma!” ha concluso Romain Grosjean.