Jeep Renegade è il primo modello del marchio statunitense ad essere prodotto fuori dagli USA, più precisamente a Melfi. Questo successo oltre ogni aspettativa si rinnova in stile e contenuti e può contare su 12 motorizzazioni diverse. Ecco la nostra prova su strada di Jeep Renegade 2018
- Eleganza, stile e maniglia sul portellone
- Infotainment UConnect di nuova generazione
- Jeep Skills
- Allestimenti, Motori e Prezzi
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Esternamente non ha voluto tradire l’abito del… successo. Già, perché Renegade ha una collocazione fondamentale e storica per il marchio Jeep, essendo il modello che sorprendentemente ha aperto le porte di un nuovo mondo (anzi quelle del Vecchio … Continente) al brand di nascita USA. Dunque, per l’appuntamento di mezza vita della prima generazione di Renegade, il lavoro di aggiornamento è stato realizzato principalmente puntando a migliorare equipaggiamenti, connessione e funzionalità. Certo, non mancano le “Easter Eggs” per definizione della Casa gli “elementi di design inseriti in modo attento dai designer Jeep per consentire ai clienti di divertirsi a scoprirli nel corso del tempo”.
In Italia ha avuto un successo strepitoso, oltre le aspettative, ben 37.600 immatricolazioni nel solo 2017, seconda solo alla Panda nella top ten delle auto più vendute e primo suv in assoluto; in Europa ha registrato oltre 73.200 immatricolazioni nel 2017, è la Jeep più venduta in Francia, Spagna, Germania, UK oltreché in Italia dove è costruita a Melfi (prima Jeep prodotta fuori dai confini degli Stati Uniti, ora assemblata anche in Cina e in Brasile). Questi dati servono anche a capire perché il Gruppo FCA ha pensato a miglioramenti al passo coi tempi e necessari per l’evoluzione delle varie tecnologie. Aggiungendo eleganza e particolari.
Eleganza, stile e maniglia sul portellone
Mantenendo dunque lo stile esterno, con un dettaglio di funzionalità importante come la posizione a vista della maniglia del portellone posteriore, l’aggiornamento sostanziale diventa molto ricco all’interno, dove l’ambiente ha un aspetto più raffinato grazie a finiture di qualità superiore e ai rivestimenti dei sedili. Ritocchi di stile nelle finiture sulle cornici di radio, bocchette di aerazione, tunnel centrale e altoparlanti. La personalizzazione delle sellerie propone la Polar Lounge caratterizzata dal colore chiaro, la combinazione pelle Ski Grey & Black con impunture sulla versione Limited. Stile ed eleganza, dunque, ma soprattutto nuova comodità.
Infotainment UConnect di nuova generazione
Il primo forte impatto con la modernità (e qualità) dell’interno parte dal tunnel centrale ridisegnato con l’inserimento di due porta bicchieri, un vano per lo smartphone, una tasca porta documenti o tablet, una presa USB per la parte anteriore ma anche una dedicata a chi sta seduto dietro, situata nella parte posteriore del bracciolo.
Una botta d’avanguardia giunge poi dagli aggiornamenti nell’ambito dell’infotainment, attraverso la nuova generazione del sistema Uconnect, con un’ampia gamma di funzionalità di navigazione, intrattenimento e vivavoce, con la possibilità di puntare su vari livelli e in relazione agli allestimenti: si può scegliere infatti fra tre schermi, 5” o gli innovativi 7” e 8.4”, gli ultimi due dotati di display full color tattile capacitivo ad alta definizione, con zoom regolabile a… dita, barra del menu personalizzabile e funzioni a trascinamento tipo tablet o smartphone. L’utilizzo è più semplice, il processore più potente aumenta la capacità di risposta e le prestazioni. C’è il supporto per la tecnologia Apple CarPlay e la compatibilità con Android Auto, con l’uso di Google Maps, e la ghiotta novità di una App dedicata, la Jeep Skills che misura le prestazioni in fuoristrada in tempo reale.
Jeep Skills
Allestimenti, Motori e Prezzi
Cinque gli allestimenti, Sport, Longitude, Business, Limited e Trailhawk, ben 12 diverse sul fromnte benzina si parte dai motori da 1.4 litri MultiAir2 Turbo da 140 CV, con trasmissione manuale o automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce, poi 1.4 MultiAir2 da 170 CV con cambio automatico a nove marce fino al motore GPL 1.4 Tjet da 120 CV con cambio manuale a sei marce, quindi da 1.6 litri E-Torq 110 CV con cambio manuale a 5 marce. Si passa poi ai turbodiesel 1.6 litri MultiJet II 95 CV con cambio manuale a 6 marce, quindi 1.6 MultiJet II 120 CV con cambio manuale o trasmissione automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce, infine MultiJet II 2,0 litri da 120 CV con cambio manuale a 6 marce, da 140 CV cambio manuale a 6 marce o automatico a nove marce, e da 170 CV con cambio automatico a nove. Il listino prezzi spazia da circa 21 mila a poco più di 34 mila euro. La versione Limited già completa di Uconnect con Apple CarPlay e Android Auto, Forward Collision Warning Plus, Cruise Control Adattivo e cerchi in lega da 17 pollici si può acquistare con una rata da 180 euro al mese.
Divertimento puro nel fuoristrada, sulla pista interna di Balocco ricca di insidie e fangosa il giusto. Il controllo della discesa permette di affrontare pendenze notevoli senza rischi e ancor più sicure affidando la gestione della velocità all’elettronica. La trazione integrale va oltre le aspettative. Ma il piacere del viaggio non manca quando si passa alle strade, anche in zone strette, collinari e di campagna, affrontando numerose curve. Motori elastici, brillanti, piena soddisfazione dal 2.0 diesel Multijet E6 4×4 140 CV con cambio automatico AT9 Low: consumi tra 5,2 e 6,9 litri/100 km.