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Peugeot ci rivela il segreto per battere la "nuova" concorrenza

Intervista a Matthias Hossann, Direttore del design Peugeot, che parla anche del nuovo volante rettangolare

Il settore auto è sempre più competitivo. Oggi, come mai prima d’ora, ci sono tantissimi protagonisti che nascono, crescono e, a volte, si impongono nella classifica mondiale molto in fretta (pensiamo al caso BYD). Approfittando del tempo trascorso alla 24 Ore di Le Mans, noi di Motor1.com abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Matthias Hossann, responsabile del Design di Peugeot, creatore dell’ormai intramontabile icona Peugeot e-Legend e responsabile di tracciare il futuro del marchio.

Nelle righe che seguono, vi raccontiamo cosa ci ha detto Hossann – designer che ha iniziato la sua carriera all’interno del gruppo Stellantis “disegnando” la seconda generazione della Citroen C3 – riguardo l’identità dei prossimi lanci di Peugeot e di come la casa francese sta affrontando la concorrenza cinese.

Come descrive il design della 9X8?

“Ritengo che la 9X8 sia una delle auto più emozionanti che si possano vedere in pista [nel WEC]. Quando si crea un’auto da corsa, tutto ruota intorno alle prestazioni, ma quando è iniziato il progetto della 9X8, abbiamo avuto l’opportunità di inserire molto più DNA del marchio, a causa dei regolamenti.

In passato, le auto da endurance non avevano un’identità di marchio e un design particolare. Per gli inesperti era difficile capire di quale auto si trattasse. Per questo, fin dall’inizio del progetto, abbiamo lavorato con Peugeot Sport Engineered per implementare il nostro DNA, in modo più radicale rispetto a quanto facciamo su un’auto di serie.

Penso che l’auto abbia raggiunto un buon equilibrio tra design e prestazioni, con dettagli unici, come la firma luminosa, che nella notte di Le Mans rende l’auto immediatamente riconoscibile come una Peugeot, ma anche con la nuova livrea, che è stata disegnata dal mio team”.

Peugeot 9X8 alla 24 Ore di Le Mans 2024

La nuova Hypersquare sarà la prossima rivoluzione del marchio?

“All’inizio dello scorso anno, al CES di Las Vegas, abbiamo presentato una concept car chiamata Peugeot Inception, che era più di una concept car. Era un manifesto, la visione del futuro del marchio. Un nuovo linguaggio di design per Peugeot, con un nuovo volante, che di fatto non è più un volante, ma un dispositivo di guida.

Ciò è reso possibile dalla tecnologia by wire (nessun collegamento fisico tra il volante e le ruote), che è molto interessante in termini di agilità e prestazioni di guida e che vogliamo sfruttare in termini di design.

Ecco perché stiamo optando per una forma universale e rettangolare, molto comoda da guidare, che arriverà su alcune auto di serie nel 2026. Cambierà l’esperienza di guida, aumenterà il piacere di guida. In breve, aumenterà l’emozione, che è ciò che vogliamo incarnare nella nostra prossima generazione di interni”.

Il volante Hypersquare di Peugeot

Questo progetto è nato dai designer o è opera degli ingegneri?

“Se si segue la logica degli interni di Peugeot, negli ultimi 10-12 anni abbiamo progettato un interno forte, con quello che chiamiamo i-Cockpit, volante piccolo e le informazioni sopra di esso.

Avevamo già in mente una sua evoluzione, accompagnata dalla tecnologia by wire, che non è una novità, ma è ora di portarla sul mercato.

Con questa tecnologia non è necessario girare il volante più di due volte, quindi tutto è più agile. Abbiamo discusso con gli ingegneri, abbiamo anche testato alcune vetture, alcuni prototipi, e abbiamo pensato che fosse la tecnologia perfetta da implementare per costruire la prossima generazione di esperienza di guida per Peugeot.

Per accompagnare questa tecnologia, abbiamo creato un volante unico”.

Gli interni della Peugeot Inception

Questa forma rettangolare è migliore della forcella Tesla?

“Quando lo abbiamo progettato, onestamente, abbiamo creato, non so, 30 volanti diversi. Abbiamo provato qualsiasi forma e lo abbiamo fatto in modo molto pragmatico. Abbiamo fatto dei test e ognuno ha un modo diverso di guidare l’auto, tuttavia quando si usa qualcosa come la forcella per alcuni risulta difficile.

Ecco perché abbiamo ideato questa forma rettangolare, che è più comoda. Siamo un marchio generalista e dobbiamo progettare l’auto per (quasi) tutti. Inoltre vogliamo rivolgerci a un pubblico più giovane e questo pensiamo sia il futuro”.

Matthis Hossan con il premio Car Design Award 2021

“Che cosa aveva di speciale la Peugeot e-Legend?

“Quando abbiamo presentato la Peugeot e-Legend non ci aspettavamo una tale accoglienza da parte del pubblico, che l’ha gradita tantissimo.

Tuttavia siamo stati subito chiari, non l’avremmo prodotta. Onestamente, in passato abbiamo valutato la possibilità di realizzarla, ma come sapete siamo molto concentrati sulla creazione di progetti redditizi e per questo non è diventata di serie”.

Peugeot e-Legend concept

Design retrò, interessante o una perdita di tempo?

“Credo che la risposta dipenda dal marchio. Può essere interessante, ma allo stesso tempo può essere pericoloso. Nel caso di Peugeot, che è una delle aziende automobilistiche più antiche del mondo, abbiamo un forte patrimonio e quindi bisogna valorizzarlo.

Allo stesso tempo però bisogna stare attenti, quando ci si concentra troppo sul passato è difficile guardare al futuro. Per me è una questione di equilibrio.

Secondo me la domanda principale è come Peugeot riuscirà a rimanere competitiva in futuro, visto che ogni settimana nasce un nuovo marchio auto nel mondo. Bisogna riflettere su ciò che renderà Peugeot unica rispetto a tutta questa concorrenza”.

Peugeot e-Legend concept, gli interni

La chiave per differenziarsi dai marchi cinesi?

“Si può comprare la tecnologia, si può comprare tutto, anche un marchio automobilistico, ma non il suo ‘patrimonio’, i suoi valori. Credo che questo sia l’aspetto fantastico di Stellantis, perché siamo 14 marchi, ma 14 marchi diversi con un forte patrimonio alle spalle. Penso che sia qualcosa che dobbiamo valorizzare, perché non si può ottenere tanto valore attraverso il denaro”.

Si può progettare senza limiti?

“È una domanda difficile, ma onestamente credo sia difficile progettare cose senza limiti. Per me, progettare è bello anche quando si hanno dei limiti, perché è qui che si può essere creativi.

La maggior parte delle volte è altrettanto eccitante progettare una 9X8 o un furgone, perché in entrambi i casi hai un elevato livello di vincoli e devi comunque far risaltare il DNA unico di Peugeot.

Sono sempre entusiasta di un progetto, perché per me è come ricominciare da zero.
Adoro disegnare un’auto, che si tratti di una city car, di un furgone o di una sportiva. Credo che questa sia la magia del design, perché bisogna essere creativi, qualunque sia il soggetto, bisogna superare i limiti, non essere conservatori”.

Peugeot 9X8 alla 24 Ore di Le Mans 2024

Qual è la sua valutazione dell’i-Cockpit?

“Abbiamo iniziato con l’i-Cockpit circa 12 anni fa e oggi è in circolazione su oltre 12 milioni di auto. Come abbiamo già detto, si evolverà ulteriormente con l’Hypersquare e così stiamo anche dimostrando di saperci reinventare dopo tanti anni di storia alle spalle.

Sono sicuro che questo sia il segreto per battere anche la nuova concorrenza: usare la creatività”.

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