Il giorno dopo il nono posto nella Sprint, Fabio Quartararo ha conquistato il settimo posto a Portimao, ma più che la posizione al traguardo, è il distacco dai primi a preoccuparlo.
Dopo essere stato superato da Brad Binder ma avendo anche superato Marco Bezzecchi nel corso del primo giro, ha conservato la nona posizione che occupava in griglia e l’ha mantenuta a lungo, prima di essere superato da Miguel Oliveira e poi raggiunto dal pilota VR46. Quartararo ha poi riguadagnato il vantaggio sul portoghese e ha approfittato delle disavventure di Pecco Bagnaia, Marc Marquez e Maverick Vinales per risalire fino al settimo posto, ma è passato sotto la bandiera a scacchi 20″130 dopo il vincitore.
Quartararo ha vinto nel 2021 e nel 2022 a Portimao, ma recitare un ruolo da protagonista era assolutamente fuori discussione questo fine settimana, con una Yamaha che si sta impoverendo sempre di più. “Non è una questione di cosa non posso fare, è che abbiamo raggiunto il limite della nostra moto”, ha spiegato il francese incontrando i giornalisti.
“Sto già facendo tutto quello che posso con la moto, la questione è solo quello che la moto non mi permette di fare per tenere il passo di chi mi sta davanti. È così, per questo penso che con i dati di questo fine settimana saremo in grado di fare qualche passo avanti per il futuro”.
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Fabio Quartararo
Photo de: Gold and Goose / Motorsport Images
Per quanto riguarda la scelta che potrebbe essere sua, Quartararo non sembra chiudere nessuna porta. Mentre Jorge Martin chiede di passare a un team factory, Marc Marquez ha rinunciato al suo status di pilota ufficiale a favore di un passaggio al Gresini Racing. “Non lo so”, ha risposto, mostrando una certa serenità solo perché sembra avere le carte in regola.
“Onestamente, ho vissuto situazioni ben peggiori quando ero in Moto2, quando non sapevo dove sarei stato l’anno successivo. La possibilità di partire, di avere offerte, di non essere stressato dal fatto di non avere una moto per l’anno successivo, non credo che mi influenzi. Direi addirittura che non mi condiziona affatto”.
“Sicuramente c’è una scelta da fare e non è facile. So di doverla fare in un tempo molto breve, ma da un lato vedi la Yamaha fare cose che non ho mai visto in sei anni, stanno davvero facendo grandi cambiamenti. Dall’altro, c’è la possibilità di guidare moto che sono già davanti. Non sarà una scelta facile”.
Questo contesto è difficile ma non pesa all’interno del box secondo il Campione del Mondo 2021: “L’atmosfera è molto buona e direi anche che motiva enormemente la Yamaha”.
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