Nel 2023, Ducati ha dominato l’intero campionato MotoGP, vincendo tutti i titoli in palio e confermandosi il marchio da battere anche per la prossima stagione. Pecco Bagnaia ha trionfato per il secondo anno consecutivo, diventando il primo rappresentante di Borgo Panigale a ripetersi per due anni di fila e in questo momento la Rossa sembra vivere un momento magico. Tuttavia, nel team ufficiale non c’è stata sempre serenità. Già, perché per un pilota che esultava ce n’era un altro che soffriva.
Parliamo di Enea Bastianini, che ha avuto una stagione di debutto nella formazione factory tutt’altro che soddisfacente. Il romagnolo, infatti, è passato dalla moto 2022 a quella del 2023, un salto importante che ha richiesto un grande adattamento. La situazione però non è stata lineare e questo adattarsi alla nuova moto è stato interrotto dall’infortunio che ha rimediato proprio nella prima gara della stagione. Nella Sprint a Portimao (la prima della storia MotoGP), è stato trascinato a terra da Luca Marini e si è fratturato la scapola destra.
Enea Bastianini, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Ben prima di farsi male, il pilota Ducati ha dovuto lottare contro l’adattamento alla GP23, radicalmente cambiata rispetto a quella a cui era abituato (e con cui aveva vinto) l’anno precedente con il team Gresini: “Mentalmente e fisicamente è stata una stagione difficile. Dopo il primo infortunio, mi sono reso conto che era difficile o addirittura impossibile tornare in pista rapidamente”.
“In quel momento, ho anche capito che le mie possibilità di vincere il titolo erano pari a 0”, prosegue Enea parlando con Speedweek. “È stato molto, molto strano. Quando sono tornato, la spalla non stava bene nelleprime tre o quattro gare. Quando ero di nuovo a posto, sono caduto di nuovo e mi sono infortunato ancora. Mentalmente è stato molto, molto difficile. Sono sempre concentrato e positivo, ma è stato difficile farlo. Peròsono tornato, ho vinto e questo è stato molto bello per tutti noi”.
Infortuni o meno, Bastianini guarda la realtà e nonostante il trionfo di Sepang riconosce che lottare per il titolo nell’anno di debutto in ufficiale sarebbe stato un’ipotesi poco realistica: “Sarebbe stato molto difficile, perché la moto del 2022 era molto buona e divertente per il mio stile di guida. La moto del 2023 era più difficile da spingere al limite. È stato strano perché uno dei miei punti di forza è l’ingresso in curva e con questa moto era difficile da capire. Ma alla fine ha funzionato bene. Sono stato competitivo in Malesia e in Qatar perché avevamo capito qualcosa. Anche la squadra mi conosce meglio. Ma sì, sarebbe stato difficile per me vincere il titolo, anche senza gli infortuni”.
Il colpo di reni di Bastianini gli ha permesso anche di guadagnarsi ancora la fiducia da parte del team factory, che non l’ha messo da parte per il 2024. Come anticipato prima del finale di stagione da Motorsport.com e confermato dallo stesso spagnolo, Jorge Martin avrebbe preso il posto di Enea in caso di vittoria del titolo, con il romagnolo in Pramac. Questo non è avvenuto e Ducati ha continuato a mostrare fiducia e supporto all’italiano.
Bastianini nota questo e mostra grande riconoscenza: “È molto importante per me, perché la conferma della Ducati significa ‘ok, ti sosteniamo’. Conoscono il mio potenziale, tutti in Ducati, e l’anno scorso quel potenziale non si è concretizzato. Alla fine ci sono riuscito, ma ero sempre indietro a causa degli infortuni. È stato molto difficile. Ma la Ducati mi ha sempre sostenuto e ora il rapporto con il mio capo tecnico e con tutti i miei ingegneri è molto buono. Sono felice di essere in questa squadra”.
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