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Mercedes GLC Coupé, la prova del SUV ibrido mild e plug-in

Linea riuscita e un abitacolo ben rifinito, tecnologico e spazioso. Al volante è sempre confortevole e agile, come te l'aspetti

mercedes glc coupé, la prova del suv ibrido mild e plug-in

Sapevate che la GLC è il modello best seller nella gamma SUV di Mercedes? Coi tempi che corrono, effettivamente, questo dato non stupisce più di tanto. Al contrario, il fatto che praticamente una GLC ogni due vendute sia Coupé potrebbe sorprendere. La più “sportiveggiante”, infatti, non obbliga ad alcuna rinuncia se non per coloro che, spesso e volentieri, fanno viaggi a pieno carico per cui una forma più regolare del bagagliaio fa la differenza.

Per chi cerca qualcosa di più appagante e meno razionale, invece, la formula della linea sinuosa abbinata all’altezza da terra da SUV funziona e convince, ed ecco perché Mercedes ha lavorato con cura e attenzione alla seconda generazione della GLC Coupé, che ho potuto guardare, toccare con mano e guidare sulle strade austriache, non lontano da Innsbruck. Ecco com’è andata.

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Esterni | Interni | Guida | Prezzi

Mercedes GLC Coupé: Esterni

Le proporzioni esterne della Mercedes GLC Coupé ricalcano quelle del modello uscente ma riescono ad apparire più muscolari, filanti e moderne. La lunghezza cresce di 3 cm, portando il totale a 4,76 metri. L’altezza è di 1,60 metri, la larghezza di 1,89 e il passo di 2,89 metri.

Se la silhouette (ora più filante, con un coefficiente aerodinamico di 0,27) resta fedele a se stessa, sono i dettagli a fare la differenza. Come per la GLC SUV, i gruppi ottici ora si estendono fino a toccare la griglia e sembrano quasi “arrabbiati”, dando più grinta all’insieme.

Lateralmente si apprezzano le superfici pulite e la possibilità di scegliere tra le cromature oppure gli inserti neri del Night Pack per le cornici della finestratura. I cerchi sono di serie da 18″ nell’allestimento d’ingresso e arrivano a 20″.

È dietro, però, che la GLC Coupé assume un’identità tutta sua. La struttura interna dei fanali, infatti, è totalmente diversa da quella del SUV e presenta una linea a LED minima che riesce da un lato a sottolineare la larghezza dell’auto (complice anche la fascia nera), dall’altro a enfatizzare la presenza su strada abbassando l’impatto visivo. Il risultato è palese: la GLC Coupé ora ha lo stesso carattere deciso e sicuro di sé che può vantare la sorella maggiore GLE Coupé.

Mercedes GLC Coupé: Interni

La piattaforma su cui è basata la GLC Coupé è la MRA2, la stessa delle berline, anche di grandi dimensioni. E la parentela con l’ultima generazione di Classe C è evidente nell’impostazione della plancia, praticamente la stessa. Meglio così, aggiungo io, perché si tratta di un interno che per ergonomia, design e scelta dei materiali è sicuramente ai vertici della sua categoria, e non solo.

La tipica atmosfera di un abitacolo “made in Stuttgart” te lo trasmettono le cinque bocchette dell’aria superiori, non più di forma circolare ma un po’ schiacciata. Lo stesso dicasi per il tunnel centrale che, sgombro dalla leva del selettore del cambio posizionata sul piantone – soluzione che dovrebbero adottare un po’ tutti i costruttori – offre tanto spazio e termina, nella parte alta, con un generoso display da 11,9″ ad altissima definizione. Il software di bordo MBUX, in questa sua incarnazione verticale, sembra aver trovato la sua incarnazione migliore.

Tornando all’abitacolo, si trovano ovunque materiali di alta qualità, specie sulla parte alta della plancia e sui pannelli porta, impreziositi da un inserto nero circondato dall’illuminazione ambientale personalizzabile e da una console satinata che funge anche da maniglia. Senza parlare poi delle possibilità di personalizzazione dei rivestimenti, dal legno alla fibra di carbonio. Insomma, gli interni della GLC Coupé sono appaganti e ben fatti: promossi a pieni voti.

Dietro lo spazio non manca e nemmeno i più alti hanno problemi con i centimetri per la testa. Più che altro, è il quinto passeggero che soffre la presenza di un tunnel centrale ingombrante. Meglio, insomma, viaggiare in due. Ecco, però, considerando che, per la GLC Coupé, i viaggi lunghi sono il pane quotidiano, perché non installare le maniglie sul padiglione? Avrebbero aumentato il livello di comfort.

Venendo al bagagliaio, è più capiente di prima: da 545 litri (45 litri in più) a 1.490 litri (con un aumento di 90 litri) sui modelli mild hybrid e da 390 a 1.335 litri sulle plug-in.

Mercedes GLC Coupé: Guida

Durante questo test drive ho avuto modo di alternarmi al volante delle versioni 400 e, cioè il benzina plug-in, la 300 benzina mild-hybrid e 300 d, il diesel mild-hybrid.

Su tutto, un’auto come la GLC Coupé dev’essere confortevole e agile, perlomeno per me. La prima caratteristica si riferisce al fatto che molti professionisti scelgono un’auto così anche per motivi di rappresentanza, sulla quale macinare chilometri e chilometri senza sosta. La seconda, invece, è conseguente al fatto che, nonostante le dimensioni non siano proprio compatte, gran parte della clientela si ritrova al contrario a usare la GLC Coupé in città.

Ecco, durante la prova ho riscontrato proprio ciò che mi aspettavo da un’auto così. La collaudatissima piattaforma si sposa alla perfezione con una taratura dei comandi votata al comfort e alla fluidità di guida. Per cominciare, la trazione integrale 4Matic è sempre di serie per garantire il massimo della tenuta e della sicurezza.

Il cambio automatico a 9 rapporti, sempre di serie, è impercettibile, e poi lo sterzo è leggero e, allo stesso tempo, molto preciso. In aggiunta, come optional, si può avere anche l’asse posteriore sterzante. Il retrotreno è in grado di sterzare fino a 4,5° in controfase, fino a 60 km/h, per ridurre il diametro di manovra, e in fase, per aumentare la stabilità e la direzionalità. Il risultato è un comportamento agile e rapido, sempre prevedibile.

Poi ci sono le sospensioni. Le varianti plug-in hanno di serie sospensioni pneumatiche e controllo del livello sull’asse posteriore. Tutte le altre varianti sono dotate di sospensioni sportive ma, abbinate all’asse posteriore sterzante, ci sono le sospensioni pneumatiche regolabili Airmatic, che ho avuto modo di provare. Il livello di assorbimento è molto alto, complice anche la spalla generosa degli pneumatici da 19″ della prova, ma va detto che le strade austriache sono veramente ben tenute e trovare buche o altre irregolarità non è facile.

Se si parla poi di comfort, non si può non citare l’insonorizzazione. Quella dai fruscii aerodinamici è ottima, come del resto ci si aspetta da un’auto con questa attenzione allo stile: tutti i cerchi in lega, per esempio, hanno un design ottimizzato, ma ci sono anche i doppi vetri anteriori.

Giusto sulla 300 d il 2.0 turbodiesel da 269 CV fa filtrare un po’ la sua ruvidità a bordo, seppure senza alcuna vibrazione. Al contrario, su 300 e 400 e si viaggia nel pieno silenzio. Quest’ultima è la versione ibrida ricaricabile più potente, con 381 CV e 650 Nm totali di potenza combinata tra il 2.0 quattro cilindri e il motore elettrico.

Oltre alle mere prestazioni – molto interessanti, con uno 0-100 km/h coperto in meno di 6 secondi – a caratterizzare questa nuova variante plug-in è l’autonomia dichiarata in elettrico, cioè circa 100-120 km. Una percorrenza capace di soddisfare tantissimi pendolari che, potenzialmente, potrebbero non dover mai accendere il propulsore termico nei loro spostamenti quotidiani ma facendo solo affidamento sul pacco batteria da 31,2 kWh che si ricarica non solo in corrente alternata attraverso la presa da 11 kW ma anche in corrente continua, a 60 kW.

Al volante della 300, invece, si percepisce subito una maggiore leggerezza dinamica data dall’assenza di un pacco batterie così generoso. Su questo modello, così come sul resto della gamma, il modulo ibrido è costituito da un sistema generatore-avviamento integrato a 48 volt, in grado di fornire potenza e coppia aggiuntive (23 CV, 200 Nm) per dare un boost in fase di spinta e per consentire il veleggiamento, impattando sui consumi. Spinta omogenea e poderosa, comfort di alto livello.

Mercedes GLC Coupé: Prezzi

Ad aprire il listino della Mercedes GLC Coupé di seconda generazione c’è la 200 4MATIC da 204 CV, che costa poco meno di 71.000 euro. La 300 4MATIC da 258 CV sta a quota 80.000 euro.

Passando alle diesel, la 220 d 4MATIC da 197 CV costa 72.300 euro, mentre per la 300 d 4MATIC da 269 CV si sfiorano gli 82.000 euro.

Le plug-in, invece, costano 84.000 euro (300 e 4MATIC), 88.400 euro (400 e 4MATIC) e 85.700 euro (300 de 4MATIC).

Questo per quanto riguarda l’allestimento d’ingresso Advanced, ma poi ci sono l’AMG Line Advanced, l’Advanced Plus, l’AMG Line Advanced Plus, l’AMG Line Premium e l’AMG Line Premium Plus. Tra la versione d’accesso e la top di gamma, ballano fino a 14.000 euro.

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