Mese di marzo negativo per il mercato auto Europa 2024. Secondo i dati comunicati da ACEA c'è stato un calo delle immatricolazioni in Unione Europea del 5,2%. Complessivamente ci sono state 1.031.875 immatricolazioni contro le 1.089.017 del 2023. Volendo includere anche Regno Unito e Paesi EFTA, il calo nel mese si riduce al 2,8% (1.383.410 immatricolazioni contro 1.423.222).
ELETTRICHE A QUOTA 13%
A marzo 2024, le auto elettriche hanno ottenuto una quota del 13% contro il 13,9% dell'anno precedente, mentre le auto ibride elettriche sono salite al 29% dal 24,4%. Benzina e diesel combinati hanno conquistato meno della metà del mercato (47,8%, dal 51,8%).
Nonostante il calo generale del mercato, sono andate bene le ibride, con un aumento delle immatricolazioni del 12,6%. Francia e Italia, due dei tre maggiori mercati per le HEV, hanno registrato aumenti rispettivamente del 29,6% e dell’8,3%. In Germania, invece, le ibride ottengono un -0,3%. Complessivamente, sono state immatricolate 299.426 auto.
Male anche le immatricolazioni dei modelli benzina con una flessione del 10,2%, con importanti cali nella maggior parte dei mercati dell'UE, tra cui Francia (-17,7%), Spagna (-10,1%) e Germania (-3,4%). Al contrario, l'Italia ha registrato una crescita, con un incremento del 5,7%. La quota di mercato nel mese è quindi del 35,4% contro il 37,4% dell'anno precedente.
Ancora peggio hanno fatto le auto diesel, con un calo che ha raggiunto il 18,5%. Tutti negativi i principali mercati UE: Francia (-32,1%), Spagna (-38%), Italia (-27,6%) e Germania (-0,5%). Le vendite di auto diesel sono state pari a 128.227 unità, pari ad una quota di mercato del 12,4%, in calo rispetto al 14,4% dello scorso anno. Veniamo, adesso, ai risultati dei principali Gruppi automobilistici.
Il Gruppo Volkswagen ha chiuso con un calo dello 0,9% (Volkswagen -7,6%; Skoda -2%; Audi -25,6%; Seat -5,2%; Cupra +1,4%; Porsche +20,5%). A seguire Stellantis con un -12,6% (Peugeot -18,1%; Fiat -9,3%; Opel -20,9%; Citroen -1,7%; Jeep -0,4%; DS -22,2%; Alfa Romeo -9,1%; Lancia/Chrysler -3,8%) e il Gruppo Renault con una flessione del 2,1% (Renault -1,2%; Dacia -3,6%; Alpine +143,4%).