Verranno realizzati dal 2024 da Industria Italiana Autobus in collaborazione con la portoghese CaetanoBus e basati sulle fuel cell Toyota
Se per la mobilità personale l’idrogeno sembra faticare a trovare sbocchi, per il trasporto condiviso appare voler accelerare per ritagliarsi un suo spazio. Anche in Italia.
La tecnologia
Da una parte c’è quindi il colosso giapponese, da anni impegnato in ricerca e sviluppo sul tema idrogeno, dall’altro l’azienda portoghese che proprio partendo dal sistema Toyota ha sviluppato un modulo per un sistema di controllo dell’energia, della batteria e dei serbatoi di idrogeno, così da ottimizzare i processi e ridurre i consumi.
Lo schema generale replica quello della Toyota Mirai: all’anteriore è sistemata la batteria (da 44 kWh), mentre nella parte centrale trovano posto 5 bombole (in materiale composito) per stoccare 37,5 kg di idrogeno a 350 bar, per un’autonomia di circa 400 km. Al posteriore è presente un motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 245 CV.
Si parte subito
Fotogallery: Foto – Il bus Toyota-Caetano presentato a Terni