L'esperimento è stato condotto dalla startup Nyobolt, grazie a batterie proprietarie raffreddate da una particolare miscela
La ricarica delle auto elettriche sta diventando sempre più veloce. Recentemente un prototipo di Nyobolt funzionante ha impiegato 4 minuti e 37 secondi per portare la propria batteria dal 10% all’80%, grazie a una colonnina ultrafast da 350 kW in corrente continua.
Si tratta circa dello stesso tempo necessario a riempire un serbatoio vuoto di un’auto a benzina, tuttavia ci sono ancora alcuni fattori da considerare.
C’è un segreto
L’elemento segreto dietro l’esperimento di ricarica condotto da Nyobolt in Gran Bretagna sono le celle della batteria che utilizzano una tecnologia proprietaria e materiali anodici al carbonio e all’ossido di metallo, con un design a bassa impedenza e un’elettronica di potenza integrata.
Il risultato, secondo la startup, è una generazione del calore limitata rispetto ai pacchi batteria tradizionali agli ioni di litio.
Il prototipo di Nyobolt usato per i test
Ma non solo. La start-up di Cambridge, infatti, ha spiegato anche che le sue celle da 24,5 Ampere hanno superato con successo più di 4.000 cicli DoD (Depth of Discharge), che equivalgono a poco meno di 1 milione di km percorsi nel caso del prototipo leggero a due porte Nyobolt EV.
Newbolt EV, gli interni
Elettronica Nyobolt EV
Porta di ricarica Nyobolt EV
Pro e contro
Come per ogni nuova tecnologia però ci sono sia aspetti positivi che negativi. Il nuovo accumulatore raffreddato a liquido, infatti, ha un peso non indifferente secondo l’azienda, questione che ha fatto fermare l’ago della bilancia del prototipo a circa 1.361 kg, un valore piuttosto elevato per una piccola auto sportiva.
C’è poi la questione delle dimensioni della batteria stessa, con capacità di 35 kWh che, secondo la startup, può alimentare l’auto sportiva fino a 250 km con una carica completa: un valore ancora piuttosto basso.
La ricarica della Nyobolt EV
La startup ha dichiarato che diverse case automobilistiche sono interessate alla sua tecnologia e che la produzione di bassi volumi potrebbe iniziare già l’anno prossimo, con un incremento previsto per il 2025. Per saperne di più non resta che attendere.
Fotogallery: Nyobolt EV, il prototipo