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Il Cybertruck Tesla non può montare un adattatore di ricarica CCS

Per segnare la morte del connettore agli occhi di Tesla, il camion è progettato per rifiutare fisicamente un adattatore da CCS1 a NACS

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Sempre più Tesla Cybertruck di serie stanno arrivando ai loro proprietari e, come da tradizione Tesla, è ancora una volta la comunità di appassionati a scoprire cose sull’auto che l’azienda ha evitato di comunicare sul suo sito web o durante l’evento di consegna.

L’ultima scoperta in tal senso è piuttosto importante, almeno per quelli che amano seguire l’evoluzione della tecnologia. Si tratta della “morte” del connettore di ricarica CCS Combo 1, almeno agli occhi di Tesla, sostituito con il NACS proprietario e senza possibilità di installare un adattatore.

Addio CCS

La scoperta è stata fatta da Kyle Conner di Recensioni Out of Spec che è riuscito a mettere le mani sul Cybertruck di un cliente. A giudicare da quanto comunicato dall’appassionato, il primo pick-up elettrico di Tesla sembra essere fisicamente progettato per rifiutare un adattatore da CCS1 a NACS, che si potrebbe usare per ricaricare le batterie da qualsiasi altra colonnina che non sia un Tesla Supercharger o un Tesla Wall Charger.

Come si può vedere nel post pubblicato su X, l’adattatore, che è piuttosto ingombrante, non si adatta perché il passaruota in plastica è troppo grande e il componente non può essere inserito completamente nella porta di ricarica.

Conner ha scoperto che, se si rimuove il passaruota in plastica, l’adattatore può essere inserito correttamente, ma ci si ritrova con un veicolo elettrico non del tutto completo, il che non è esattamente appropriato se si considera il prezzo di oltre 100.000 dollari per la Foundation Edition del video.

Detto questo, l’auto non si preoccupa se la porta di ricarica viene rimossa. Ma è qui che entra in gioco il problema principale. Secondo l’appassionato, il Cybertruck si è rifiutato di ricaricare da una presa CCS1 ad alta tensione del provider americano EVGo, anche con l’adattatore completamente inserito.

Si tratta di una questione importante, perché il Cybertruck è il veicolo passeggeri più avanzato di Tesla, con un’architettura a 800 volt che potrebbe essere estesa in futuro a modelli più economici.

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Tesla Cybertruck

Un cambiamento radicale

La morte del connettore CCS1 negli Stati Uniti è stata segnalata per la prima volta quando Ford e General Motors hanno stretto accordi con Tesla per ottenere l’accesso alla rete Supercharger. Ai due colossi automobilistici hanno fatto seguito quasi tutte le altre case che hanno in cantiere veicoli elettrici, con accordi che prevedono che le auto prodotte a partire dal 2025 per il mercato statunitense saranno dotate di porta NACS di Tesla fin dalla fabbrica.

Ma prima di passare al NACS, ogni singola auto elettrica venduta negli Stati Uniti che non sia una Tesla sarà comunque dotata di un connettore CCS1. Ciò significa che i loro proprietari probabilmente disporranno già di un caricabatterie domestico CCS1 di livello 1 o 2 per ricaricare le batterie dell’auto durante la notte. Lo stesso caricatore potrà dunque essere utilizzato per alimentare un veicolo elettrico prodotto da Tesla con l’aiuto di un adattatore, a patto che non sia un Cybertruck, a quanto pare.

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