Il CEO della casa dell'Ovale blu, Jim Farley, ha parlato di "ansia da ricarica" piuttosto che di "ansia da autonomia"
Le sfide comportate dalla transizione verso l’elettrificazione non son poche. E anche le stesse aziende che operano nel settore automotive e che si occupano proprio della produzione delle auto elettriche ne sono consapevoli. Recentemente Jim Farley, il CEO di Ford, ha intrapreso un viaggio di 1.100 miglia a bordo di un F-150 Lightning, pick-up 100% elettrico del marchio dell’Ovale blu: il suo racconto è stato quello di un’esperienza di viaggio tutt’altro che indolore.
Ansia da ricarica
Farley è partito da un concetto molto chiaro: basta parlare di ansia da autonomia, piuttosto è il caso di dire ansia da ricarica. “Ho imparato molto. Non credo che userò mai più la frase ‘ansia da autonomia’ perché quello che ho visto era ‘ansia da ricarica’: abbiamo un enorme problema umano da risolvere – ha dichiarato il numero uno di Ford, affrontando poi il tema dell’educazione e dell’istruzione all’elettrico – Possiamo costruire tutti i veicoli che vogliamo, possiamo renderli redditizi fin che vogliamo, ma se alla fine la gente non capisce come gestire l’esperienza di ricarica, le prestazioni del veicolo, l’autonomia reale a basse temperature, il traino…”.
Accordo con Tesla
Non è solo la rete
Farley ha ammesso che internamente a Ford sono state avviate alcune discussioni sulla spina progettata dall’azienda fosse competitiva rispetto a quella messa a punto da Tesla, considerando che “abbiamo iniziato tutti ad avere guasti alle prese, sono successe cose di ogni genere”. Tradotto: non è soltanto la rete Supercharger in sè a rappresentare un vantaggio importante per Tesla, ma anche buona parte del grande ecosistema che le ruota attorno. Torniamo così quindi al tema “ansia da ricarica”, piuttosto che “ansia da autonomia”.