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Prove

Ford Bronco (2024), perché comprarla e perché no

Una delle poche fuoristrada vere sul mercato grazie a una dotazione meccanica di prima categoria. Ecco come va con il V6 da 334 CV

ford bronco (2024), perché comprarla e perché no

La Ford Bronco è una di quelle auto – se così possiamo definire un fuoristrada duro e puro – che sicuramente prendereste in considerazione se siete alla ricerca di un mezzo inarrestabile per affrontare qualsiasi tipo di terreno in qualsiasi condizione.

In quanto icona americana in teoria non avrebbe bisogno di presentazioni ma sul nostro mercato è una novità assoluta: quale occasione migliore quindi se non il Perché Comprarla per scoprirla nel dettaglio e vedere come si comporta con il 2.7 V6 a benzina sotto il cofano? Ecco com’è e come va.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Verdetto

7.3 / 10

Ci piace Non ci piace
Capacità in fuoristrada Non ci sono bocchette dell’aria posteriori
Design caratteristico Fruscii aerodinamici
Dotazione di serie Gamma motori limitata al solo V6 a benzina

La Ford Bronco è una di quelle auto che vi girereste a guardare anche se non ne sapete nulla di macchine, imponente, massiccia e dal lampante DNA americano. In fuoristrada sono in pochissime a vantare un equipaggiamento tecnico del genere ed è proprio questo il motivo principale che giustifica la scelta di chi vorrebbe parcheggiarsene una in garage. Oltre al possedere qualcosa di diverso da tutto il resto.

Ford Bronco (2024)

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Partiamo dalle dimensioni: la Ford Bronco è più alta che larga, il che è una rarità, 1 metro e 96 la prima, 1 e 93 la seconda, mentre la lunghezza supera di poco i 4 metri e 80. Da una macchina così imponente ci si aspetterebbe uno spazio a bordo altrettanto importante ma è così ma solo in parte. Il bagagliaio invece in quanto a capacità è in linea con la media della categoria.

Si parte da circa 550 litri a disposizione con il vano che è accessibile attraverso la grande portiera incernierata sul lato, non comodissima quando si parcheggia in parallelo per il rischio di urtare le altre auto. La soglia è molto alta da terra per cui si fa un po’ di fatica nel caricare oggetti pesanti, ma una volta dentro lo spazio è regolare nelle forme. Il piano è coperto da una paratia in gomma e sotto c’è un piccolo doppiofondo. Per l’organizzazione generale ci sono anelli, ganci e una presa da 12V, con i sedili della seconda fila che possono essere abbattuti in configurazione 60-40.  

Ford Bronco (2024)

Dietro si sta comodi anche se lo spazio è appena sufficiente soprattutto per i più alti che si troveranno a sfiorare il sedile davanti con le ginocchia. Nessun problema invece per testa e piedi e la stessa cosa vale al centro. Qui sul tunnel non ci sono le bocchette dell’aria ma una serie di prese di ricarica, compresa una comodissima 230V domestica.

Le misure  
Fuori  
Lunghezza 4,81 metri
Larghezza 1,93 metri
Altezza 1,96 metri
Passo 2,95 metri
Dentro  
Bagagliaio 546 / 1.804 litri

Plancia e comandi

Razionalità senza fronzoli. Per essere un fuoristrada duro e puro all’interno della Bronco c’è la giusta dose di tecnologia e i due grandi schermi di strumentazione e infotainment ne sono la conferma. Senza dimenticare però l’aspetto pratico: i rivestimenti sono per lo più in plastica rigida ma sono pensati per resistere in qualsiasi condizione e anche la disposizione dei tasti e dei rotori lo conferma dato che sono tutti belli grandi e rivestiti in gomma per essere usati comodamente anche con i guanti e non far entrare polvere o sporcizia quando si va in fuoristrada.

Ford Bronco (2024)

Per quanto riguarda i vani portaoggetti, al centro del tunnel ci sono i due portabicchieri mentre davanti alla leva del cambio la piastra per ricaricare ad induzione il telefono insieme ad un paio di prese di ricarica. Altre due USB la si ritrovano anche sulla parte superiore della plancia, comode per esempio per collegare device esterni come una telecamera o una daschcam. Tornando ai vani, quello sotto il bracciolo è capiente così come quello davanti al sedile del passeggero, mentre sono poco sfruttabili le retine delle portiere. 

Come va e quanto consuma

Guidando la Ford Bronco sulle strade di Roma ho notato da subito due cose: la prima è che è proprio lei l’auto giusta per affrontare le buche senza problemi, la seconda è che tutti si girano a guardarla perché è di un’imponenza che non si vede tutti i giorni. A parte gli scherzi, non è propriamente il mezzo ideale per muoversi tra un semaforo e l’altro perché è lunga e larga, con questo motore consuma tanto e trovare parcheggio non è facile. Nonostante questo però la visibilità è ottima perché le superfici vetrate sono ampie e la carrozzeria squadrata e i sistemi elettronici come sensori e telecamere a 360° sono sempre puntuali e precisi.

Dal posto guida si domina letteralmente la strada e il sedile è molto comodo, anche la triangolazione con pedaliera e volante è buona e non trasmette l’idea di trovarsi alla guida di un fuoristrada. L’assetto assorbe di tutto, potreste salire sui marciapiedi senza accorgervene, e lo sterzo è leggero e preciso, non diretto ma questo era da aspettarselo ed è un bene perché con la Bronco e la sportività sono due concetti praticamente agli antipodi.

Questo però non vuol dire che le prestazioni non siano buone e il merito è della configurazione meccanica. Sotto il cofano c’è un V6 a benzina da 2,7 litri che oltre ad avere una bella timbrica è molto elastico e pastoso e lavora alla grande con un cambio automatico a 10 rapporti che riesce a distribuire molto bene la coppia di oltre 560 Nm lungo tutto l’arco del contagiri. Alle basse velocità lo scatto è molto buono, mentre alle medie e alle alte si sente come la massa e l’aerodinamica non giochino a suo favore. Soprattutto in autostrada si avvertono parecchi fruscii e il rotolamento delle grandi gomme.

Ford Bronco (2024)

L’ambito in cui la Bronco però dà il meglio di sé è là dove l’asfalto finisce per far posto a ghiaia, roccia, sabbia e chi più ne ha più ne metta dato che il pedigree è quello del fuoristrada nel vero senso della parola. Il telaio è a longheroni e traverse, la barra stabilizzatrice anteriore può essere scollegata elettronicamente premendo un tasto per dare più escursione alle ruote anteriori e allo stesso modo si possono andare a bloccare i due differenziali per una ripartizione ottimale della coppia.

Se a questo poi aggiungiamo la possibilità di guadare torrenti profondi fino a 80 cm, ammortizzatori Bilstein specifici e, per citarne uno, un sistema che permette addirittura di fare perno su una delle ruote davanti per consentire di girare in spazi strettissimi ecco l’identikit di una delle auto più inarrestabili sul mercato.

Attraverso il grande rotore sul tunnel centrale è possibile andare a selezionare il tipo di terreno che si sta affrontando per una gestione elettronica ottimale, e anche la ripartizione della motricità sugli assi. Di base la trazione è solamente posteriore ma basta premere qui per chiamare in causa anche le ruote davanti, e sempre dalla stessa plancia si possono inserire le ridotte.

Per quanto riguarda i consumi, in città abbiamo percorso poco meno di 6 km con un litro di benzina. In autostrada a velocità di codice si sta sui 7 mentre in extraurbano si toccano gli 8. Il tutto per una media di 7 km al litro che corrispondono a circa 14,5 litri ogni 100 km.

Versione provata  
Motore V6 2.7 benzina
Potenza 334 CV
Coppia 563 Nm
Cambio Automatico a 10 marce
Trazione Integrale

Prezzi e concorrenti

La Ford Bronco ha un prezzo di listino che parte dai 77 mila euro della Outer Banks con il V6 a benzina da 334 CV. Questo è l’unico motore disponibile a listino, con il cliente che quindi ha possibilità di scelta solo per quanto riguarda l’allestimento, con il Badlands, quello più estremo, di questa prova che parte da 81 mila. Tutti i prezzi sono sconti esclusi, con Ford che però è un abitué di questo genere di vantaggi cliente.

Ford Bronco (2024)

Per design e impostazione la rivale numero uno della Bronco sul nostro mercato è la Jeep Wrangler che però rispetto alla Ford è disponibile solamente con un motore ibrido plug-in sotto il cofano. Prendendo in considerazione poi i fuoristrada duri e puri e i SUV votati anche ad un utilizzo in offroad troviamo la Toyota Land Cruiser, la Mercedes Classe G, la Land Rover Defender e la Ineos Grenadier.

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