Effetto Marquez, Bagnaia ko. E anche Ducati fa doppietta
Tre invece le certezze. Jorge Martin è tornato il lottatore della scorsa stagione. Aggressivo, incisivo, impeccabile, Martinator è partito bene e si è portato presto in testa alla corsa, posizione che ha mantenuto sino alla fine. «Sapevo di poter vincere e così è stato». Re della Sprint, aver vinto la gara lunga rappresenta un passo importante nella crescita dello spagnolo del team Ducati Pramac. «La partenza è diventata cruciale per giocarsi la vittoria. Sono scattato bene e sono stato dolce con le gomme nei primi giri. Ho poi iniziato a martellare per costruire un gap. Nonostante un ritmo forsennato, Maverick e Enea erano sempre vicini. Bello vincere alla domenica, ci mancava essere così vicini».
Applaudito anche da Josè Mourinho, che ha dato la bandiera della gara, Martin lascia il Portogallo da nuovo leader del Mondiale, complice il doppio zero di Bagnaia e Marc Marquez, chiamati poi in direzione gara per l’incidente. «Come mi aspettavo hanno detto che non ci saranno provvedimenti. Ci sono situazioni e situazioni e in questo caso si poteva fare poco. La decisione è giusta: ci mancava solo fossi io a prendere la penalità…» così il campione del mondo. E Marc: «Se questa rivalità rischia di sfociare in qualcos’altro? Quest’anno sto usando più la testa, qui per me Pecco è stato troppo ottimista».
Dopo un anno da incubo, il riminese ritrova il sorriso. La posta in gioco è alta con il contratto che scade a fine anno. «Martin ha fatto una gara perfetta, io invece ero un po’ nervoso alla partenza e questo mi ha portato a fare qualche errore di troppo nei primi giri. Felice però di come mi sento con la GP24, è cucita addosso».
Strepitoso Pedro Acosta, alla sua seconda gara in Motogp, a podio facendo addirittura meglio dei piloti ufficiali KTM.