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Come avviene per il cambio manuale, anche quello automatico può nel tempo presentare delle problematiche. In questi casi è opportuno intervenire tempestivamente, in modo da non creare ulteriori danni al mezzo. Una manutenzione ordinaria è senza dubbio la scelta migliore, se non si vuole correre il rischio di dover poi affrontare costi particolarmente elevati.
I problemi più frequenti
Quando un cambio automatico comincia ad avere problemi ‘lancia’ segnali equivocabili che, se colti in tempo, consentono di intervenire tempestivamente e di limitare il più possibile i danni al mezzo. Uno dei sintomi più frequenti di un cambio malfunzionante coinvolge l’inserimento della marcia D (Drive) e della retromarcia: se infatti, al momento della partenza, si percepisce uno scatto, è bene rivolgersi al proprio meccanico di fiducia per verificare una qualche anomalia.
Guasto al cambio automatico: le cause
L’olio svolge un ruolo importante in ogni tipologia di cambio, compreso quello automatico. Tuttavia con il trascorrere del tempo, l’olio perde viscosità e di conseguenza, entrando a contatto con le polveri, aumenta la sua acidità, danneggiando così le guarnizioni e le altre parti del motore. È inoltre fondamentale scegliere l’olio adatto indicato dalla casa costruttrice, in modo da non creare danni al motore.
Cosa fare
Quando il cambio presenta delle anomalie la cosa migliore da fare è recarsi presso un’officina specializzata, la quale si occuperà di effettuare una diagnosi elettronica del mezzo e, una volta individuato il guasto, si adopererà per sostituire le parti danneggiate.