Lo scorso settembre la ASO, organizzatrice della Dakar, ha comunicato di aver apportato una modifica al regolamento tecnico dedicato all’edizione 2023 del Rally Raid, aumentando il peso minimo delle vetture ibride o elettriche nella divisione T1U, una situazione che ha coinvolto direttamente il team Audi, che ha debuttato la passata edizione della corsa.
Il nuovo regolamento fissa il peso minimo a 2.100 chilogrammi, una decisione che non è piaciuta a Carlos Sainz, uno dei piloti di punta di Audi. Lo spagnolo ha affermato di non capire la misura presa, dato che sembra dissuadere i concorrenti dall’optare per la tecnologia ibrida o elettrica.
“Quest’anno il tema ha fatto un lavoro fantastico, ma abbiamo ricevuto come sorpresa una modifica al regolamento che riguarda le auto elettriche. Il peso minimo passerà dai 2.000 chilogrammi ai 2.100, quindi, in ogni caso, quest’anno saremo più pesanti di 100 chili rispetto ai nostri concorrenti e avremo un po’ meno potenza. E’ difficile capire il motivo di questa scelta”.
David Castera, direttore della Dakar, ha affermato che l’obiettivo di questa decisione non va certo contro Audi. Anzi, la vede come una misura importante per evitare che il costruttore tedesco entri in una guerra di costi, cercando di ridurre il peso del veicolo in modo esagerato.
“Se Sainz vuole, gli tolgo 100 chili. Ma gli tolgo potenza dal motore”, ha dichiarato Castera in un incontro con un gruppo selezionato di media tra cui Motorsport.com, prima di addentrarsi nella spiegazione dell’aumento di peso per veicoli con tecnologia ibrida.
“Se lasciamo tutto libero, Audi spenderà, e tanto, per perdere peso. Alla fine abbiamo cercato di cristallizzare un po’ la questione investimenti, perché abbassare il peso è spesa di soldi”.
Sainz ha aggiunto in quell’occasione che l’Audi RS Q e-tron E2 sarebbe stata avvantaggiata rispetto ai concorrenti con vetture a motore a combustione nella parte finale delle tappe, perché a quel punto i loro avversari avrebbero consumato carburante e perso peso, mentre loro lo avrebbero mantenuto. Castera ha risposto anche a questa affermazione.
“Carlos è molto gentile, ma dimentica di dire che ha la stessa forza di coppia, ha una curva che è una linea retta mentre gli altri la stanno scalando”.
“Penso di sì, prima di tutto perché si tratta di un team molto grande, che dispone di grandi risorse in termini di tecnologia e di denaro. Ha entrambe le cose, una non funziona senza l’altra”.
“Hanno lavorato, hanno anche 2 piloti che lavorano e sanno come correre (Stéphane Peterhansel e Carlos Sainz). Quello che ho visto in Marocco mi permette di dire che sì, sono pronti a vincere. Penso che saranno tra i primi di sicuro”.
“Hanno perso quasi 100 chili rispetto allo scorso anno, hanno un’ottima affidabilità, hanno vinto tappe lo scorso anno e hanno guadagnato terreno con la nuova vettura. Non sono dispiaciuto per loro”, ha terminato Castera.