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Cupra – Tavascan, la Suv coupé elettrizza la Sardegna

cupra – tavascan, la suv coupé elettrizza la sardegna

Cupra – Tavascan, la Suv coupé elettrizza la Sardegna

Dopo averla conosciuta sotto i riflettori dello studio (qui il video della presentazione ufficiale), finalmente la Cupra Tavascan fa il suo debutto sotto la luce del sole della calda Sardegna, in occasione della gara italiana di Extreme E, il campionato off-road di Suv elettriche, figlio della Formula E. Ci è stato così possibile vedere da vicino la prima Suv coupé elettrica del brand iberico in un fine settimana ad alto tasso di performance a batteria.

Sotto sotto c’è la Meb. Come la cugina tedesca Volkswagen ID.5 e la boema Skoda Enyaq, anche la Tavascan si basa sulla piattaforma multitasking Meb del gruppo tedesco. Al debutto, la vettura spagnola sarà disponibile in due configurazioni, la prima con motore posteriore da 286 CV e 545 Nm, la seconda VZ con l’aggiunta di un secondo propulsore all’avantreno, per una potenza di 340 CV e coppia di 680 Nm; entrambe le versioni sono abbinate a una batteria da 77 kWh netti. Le aspettative, in attesa di un test dinamico, sono elevate, perché dalla fastback di Martorell ci si attende un piacere di guida superiore a quello della ID.5, così come è successo con la Born, più divertente e reattiva tra le curve rispetto alla cugina ID.3.

Dettagli che si notano. Il look gioca un ruolo fondamentale nella Tavascan, che trasmette la sua indole sportiva grazie a un design esterno e interno studiato nei minimi particolari. Le forme sono accattivanti: frontale appuntito denominato shark nose, proporzioni della fiancata e linee del montante posteriore che si raccordano allo spoiler conferiscono alla vettura una buona dose di atletismo. Nell’abitacolo, invece, il tunnel centrale – una sorta di spina dorsale – domina la scena, così come spicca la ricercatezza dei rivestimenti di sedili e pannelli, gradevoli al tatto e alla vista. Poi, grande attenzione è stata dedicata all’illuminazione e ai giochi di colore: anche con il sole allo Zenith, infatti, la vettura non perde personalità: a metri di distanza si riconoscono le ormai inconfondibili tinte satinate del marchio e il linguaggio luminoso dei gruppi ottici, anteriori e posteriori. All’interno, le retroiluminazioni dei pannelli porta, le finiture in color rame e i sedili sportivi dal design sofisticato (in futuro saranno proposti anche le poltrone Cup, ancora più avvolgenti) creano un’atmosfera in puro stile Cupra.

Dinamica, ma pratica. Grande attenzione è stata dedicata all’abitabilità, soprattutto per chi si accomoda nella parte posteriore. Grazie al gioco delle linee dei finestrini e del tetto, viene mantenuta la dinamicità dell’estetica senza compromettere lo spazio sopra la testa. Le persone più alte, infatti, hanno aria a sufficienza sia per il capo, sia per le gambe e l’accesso risulta agevole. Ampio, inoltre, il bagagliaio: 540 i litri a disposizione. Dal punto di vista dell’interfaccia, troviamo un infotainment da 15 pollici il più grande finora, dell’intera gamma , completo di touchbar inferiore retroilluminata, che integra l’impianto audio Sennheiser, affiancando lo schermo da 5,3 pollici della strumentazione e l’head-up display dotato di realtà aumentata.

A fianco del prototipo Extreme E. La base meccanica del super buggy elettrico Spark Odissey 21 da circa 550 cavalli, in azione in questi giorni in Sardegna, non ha certo nulla in comune con la piattaforma Meb della Tavascan. Però la Cupra è comunque riuscita a creare una continuità tra il mondo delle competizioni a batteria e la propria gamma, sia con questo modello sia con la UrbanRebel, la piccola, sportivissima concept, che diventerà la Raval di produzione: forme e stile che si possono ritrovare su strada e nelle competizioni. In un certo senso, per mettere alla prova il design, e perché no, far sognare a occhi aperti con modelli da tutti giorni, ma in veste extreme.

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