Werner Tietz, vice presidente di Cupra con delega su ricerca e sviluppo
Tietz non si sbilancia nemmeno sulla possibile evoluzione di Cupra, da sponsor a costruttore: «Di sicuro non nelle prossime due stagioni», esclude categoricamente. Si tratta della undicesima e della dodicesima, quelle in cui verrà impiegata l’aggiornata versione della Gen3 (a quanto pare la presentazione è in programma alla vigilia dell’ePrix di Monaco, che si corre il 27 aprile), che tra le altre cose potrà impiegare il motore anteriore anche per la trazione, almeno in alcune situazioni.
L’opzione più “naturale” sarebbe stata la collaborazione con Porsche, altro marchio della multinazionale tedesca dell’auto, che ha però già un team cliente, la Andretti, che opera in un mercato troppo importante per la casa di Zuffenhausen, quello nord americano. Che è lo stesso in cui entro la fine del decennio Cupra porterà un paio di modelli. «Abbiamo avuto ottimi riscontri nelle verifiche che abbiamo fatto», ricorda Tietz, che sottolinea anche i volumi del primo trimestre del 2024. La casa spagnola ha immatricolate 138.500 auto, di cui 56.600 Cupra: «Seat ha recuperato, è un buon segnale», dice.
Per il momento a Martorell, sede del quartier generale del gruppo, si lavora ai molti lanci in programma: le rinnovate Leon, Formentor, Born e, a fine anno, le inedite Tavascan e Terramar. La Formula E non pare essere una priorità per il momento, ma di sicuro la coabitazione di molti marchi è un rebus di difficile soluzione. Soprattutto perché mentre quello con Lola Cars è un abbinamento ancora accettabile, sembra assai più difficile quello con Yamaha: nel gruppo Volkswagen c’è già un altro brand a due ruote, l’italiana Ducati.