Abbiamo messo alla prova l'EQS 53 AMG, l'ammiraglia a batteria da 761 CV. Aderenza e comfort super, meno convincente l'efficienza
- L’identikit
- Primo approccio
- Ruote posteriori sterzanti e trazione integrale al top
- I consumi al freddo
Le Mercedes-AMG sono da sempre associate tanto al massimo comfort (soprattutto) in autostrada quanto alle incredibili prestazioni in pista. E questo è stato confermato dai primi modelli elettrici del brand sportivo della Casa di Stoccarda, ossia EQE 43 e 53 AMG ed EQS 53 AMG.
Ma anche su ghiaccio e neve il divertimento non manca. Proprio i potenti powertrain elettrici e una serie di soluzioni tecnologiche specifiche, infatti, sono due assi nella manica di queste AMG molto speciali. Per scoprirlo, abbiamo messo alla prova la più potente di tutte, la EQS 53, in un test-drive organizzato dal brand nelle strade di Livigno.
L’identikit
Esteticamente, le differenze rispetto ad un’EQS “normale” sono davvero minime. L’AMG si riconosce principalmente per la calandra Panamericana con listelli verticali, per i cerchi in lega da 21″ con design esclusivo, per il badge AMG sul portellone e per l’impianto frenante dedicato ad alte prestazioni. Il look, quindi, è sobrio nel suo complesso, ma la particolarissima forma della carrozzeria attira comunque gli sguardi delle persone.
Del resto, è anche quello che si chiede ad un’auto tanto esclusiva nel design quanto nel prezzo base, che parte da 182.000 euro.
Primo approccio
Prendere confidenza con la posizione di guida dell’EQS è piuttosto semplice. Oltre alle regolazioni elettriche, dall’infotainment è possibile attivare una funzione che calcola l’esatta posizione di sedile e volante una volta inserita la propria altezza. Il risultato finale non è perfetto, certo, ma di sicuro velocizza le operazioni quando ci si mette al volante per la prima volta.
Ne approfitto per parlarvi proprio del sedile. Al di là dei morbidi rivestimenti il pelle, il comfort è assicurato dalle funzioni di riscaldamento e massaggio, le quali sono attivabili anche tramite i comandi vocali (piuttosto rapidi nel soddisfare le richieste). C’è poi una personalizzazione maniacale per quanto riguarda il supporto lombare e il contenimento dei fianchetti. Insomma, sull’EQS si sta davvero comodi.
E questo è merito anche delle sospensioni Airmatic che, anche nella taratura più aggressiva, risultano estremamente efficaci nell’assorbire le asperità della strada. Senza parlare dell’insonorizzazione elevatissima, merito dei finestrini doppi (una caratteristica esclusiva dell’EQS rispetto a tutte le altre EQ della famiglia Mercedes).
Ruote posteriori sterzanti e trazione integrale al top
Poi c’è il discorso delle modalità di guida. Nella configurazione pensata per la neve, l’auto è incollata all’asfalto e, anche affondando il piede sull’acceleratore, è davvero complicato perdere il controllo. Per riscontrare una minima perdita d’aderenza bisogna passare alla modalità Comfort, mentre con Sport e Sport Plus (che disattivano anche parzialmente o totalmente i controlli elettronici) l’EQS 53 AMG diventa effettivamente più nervosa.
Il tutto è ben coordinato dalla trazione integrale 4Matic+, che agisce 10.000 volte al secondo sui due motori gestendo al meglio la coppia per assicurare la massima aderenza, con l’eccezione delle modalità Sport e Sport Plus in cui l’auto “predilige” soprattutto il motore posteriore.
I consumi al freddo
L’esperienza di guida, quindi, è più che positiva e divertirsi (responsabilmente) è facile anche su un’ammiraglia elettrica come l’EQS 53 AMG. Più deludente, invece, è l’efficienza della batteria. Il grande pacco batteria da 108,4 kWh ha sofferto parecchio il freddo della Valtellina, con temperature comprese tra -5°C e -10°C. Il computer di bordo ha fatto registrare una media di 35 kWh/100 km ad andatura da Codice della Strada e con un misto di salite e discese.
Solo in discesa, invece, la media è migliorata a circa 18 kWh/100 km. In sostanza, l’autonomia reale in queste condizioni segnalata dal quadro strumenti oscilla tra i 250 e i 450 km, piuttosto lontani dai circa 570 km dichiarati nel ciclo di omologazione WLTP.
Oltre alle temperature rigide e al particolare contesto della prova, a penalizzare la Mercedes è senza dubbio il peso, che è di 2,7 tonnellate e che va a vanificare in parte l’ottimo lavoro svolto in termini di aerodinamica. L’EQS, infatti, ha un Cx di 0,20 ed è quindi una delle auto più aerodinamiche al mondo.