L’anno prossimo Cadillac parteciperà al FIA World Endurance Championship e all’IMSA SportsCar Championship contro molti marchi di alto livello, come Porsche, Ferrari, Peugeot e altri. L’aspetto più entusiasmante della nuova era di questo genere di corse è che i fan potranno osservare griglie numerosissime che non sono composte da auto di serie. L’aspetto diverso delle macchine è ciò che caratterizzerà la serie.
Per noi di Cadillac è importante arrivare con una forte identità visiva alle spalle con la V-LMDh. Abbiamo imparato molto con la Daytona Prototype international, ma le regole della LMDh ci hanno offerto una grande tela su cui lavorare. Dal punto di vista del disegno ci hanno dato tutto quello che avremmo potuto chiedere: la LMDh è molto più larga e un po’ più lunga, oltre a essere più snella in alcune aree rispetto alla precedente generazione di vetture.
La V-LMDh era uno dei miei numerosi incarichi all’epoca, insieme ai veicoli di serie, e l’abbiamo affrontata in modo molto simile a come faremmo con un’auto stradale. Si prendono schizzi e modelli in creta e si cerca di trovare forme e linguaggio delle superfici che piacciano a tutti. Questo è solo il punto di partenza, poi si va avanti e indietro. Più si va avanti, meno iterazioni ci sono, perché ci si concentra sugli obiettivi.
La parte più divertente di questo lavoro è cercare di trovare soluzioni che permettano di ottenere ciò che si desidera senza perdere l’aspetto artistico, perché si tratta di una forma d’arte. L’auto deve essere bella: questo è ciò che dobbiamo avere alla fine. Ma dal punto di vista di Cadillac Racing e Dallara deve essere veloce, la macchina deve vincere. Abbiamo dovuto rispettare le loro indicazioni, abbiamo imparato dove potevamo allargarci e dove rimanere entro certi limiti. Abbiamo prodotto la Cadillac Project GTP Hypercar, per la quale abbiamo lavorato in collaborazione con Dallara e gli ingegneri per produrre qualcosa di artistico e unico nel suo genere per un’auto da corsa.
Project GTP Hypercar was a helpful exercise, reflecting where Caddy was in the development process at a certain moment in time
Photo by: Cadillac Communications
E’ stato un esercizio utile, che rifletteva il punto in cui Cadillac si trovava nel processo di sviluppo in quel determinato momento.
Pensavo a un aereo velocissimo, come un caccia. Hanno tutti quegli elementi orizzontali che conferiscono loro una presenza, una sensazione di eleganza. Con queste appendici prendiamo elementi che abbiamo nel nostro DNA e li riproponiamo.
Ogni parte della vettura ha una funzione e una forma. Dal punto di vista del design non volevamo fare qualcosa solo per estetica, ma che potesse essere integrato in qualcosa di funzionale.
La V-LMDh dà a Cadillac una presenza sul palcoscenico mondiale e nordamericano, e la possibilità di unire i legami con le auto stradali che abbiamo prodotto o di cui stiamo parlando con i modelli Blackwing della Serie V e con la berlina elettrica di lusso Celestiq. Sono davvero entusiasta di questo.
The new V-LMDh will race in both WEC and IMSA with Ganassi and Action Express