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WEC | Cadillac, chiudere bene: "Un bel risultato è alla portata"

La Cadillac Racing si appresta ad affrontare l’ultimo impegno nel FIA World Endurance Championship per la stagione 2023 e alla 8h del Bahrain ci sono diversi aspetti che aumentano le motivazioni del team americano.

Il primo è chiaramente la riduzione di 7kg che la V-Series.R #2 gestita da Chip Ganassi Racing ha avuto come nuovo riferimento del Balance of Performance (assieme alla Porsche), cosa che dovrebbe mettere in condizioni la LMDh statunitense costruita su telaio Dallara di poter combattere per la vittoria in Classe Hypercar.

Al momento ci sono riusciti solamente Toyota e Ferrari, dunque Alex Lynn, Earl Bamber e Richard Westbrook partono per Sakhir anche con la voglia di riscattare le ultime due uscite poco positive in quel di Monza e Fuji.

Dopo il podio conseguito alla 24h di Le Mans e il titolo centrato dalla ‘cugina’ di Action Express Racing in IMSA, è chiaro che anche nel Mondiale il prototipo Caddy è chiamato ad una affermazione contro le rivali di categoria.

Lo sanno benissimo anche i vertici della General Motors, vogliosi di festeggiare nel migliore dei modi il 20° anniversario della serie a marchio V di Cadillac, per cui ovvio che la tappa conclusiva del Bahrain possa essere l’occasione giusta per farlo.

#2 Cadillac Racing Cadillac V-Series.R: Earl Bamber, Alex Lynn, Richard Westbrook

Photo by: Andy Chan

“Il primo anno del programma è stato fantastico. Se guardiamo ai risultati, in particolare a Le Mans, non possiamo che esserne soddisfatti. Ci sono state alcune sfide lungo il percorso e alcune lezioni apprese, ma puntiamo a finire bene in Bahrain”, commenta il team manager Stephen Mitas.

“All’inizio dell’anno prossimo si tratterà di fare tesoro delle lezioni apprese e di trasformarle in azioni positive per il team e in pista con la vettura”.

Adam Trojanek, ingegnere capo motorista di Cadillac Racing per i programmi WEC e IMSA, aggiunge: “L’efficienza di combustione dei motori ad aspirazione naturale è arrivata a un punto tale che vale la pena di sceglierli per risparmiare il peso di un turbo e di un intercooler”.

“Per questo abbiamo optato per il 5,5 litri V8. Si cerca di capire qual è il modo migliore per ottenere quella potenza in modo affidabile e con il minor numero di componenti che possono rompersi. Quest’anno è stato solido come una roccia”.

Photo by: JEP / Motorsport Images

Sul fronte piloti, Bamber è già carico: “Non vedo l’ora di correre in Bahrain. Abbiamo avuto alti e bassi, l’apice dell’anno, finora, è stato il terzo posto a Le Mans, anche se abbiamo dimostrato in ogni gara di avere il potenziale per salire sul podio. Ora, in vista del Bahrain, credo che la nostra Cadillac si adatti molto bene al circuito e cercheremo, come sempre, di salire sul podio”.

“Sono stati 18 mesi incredibili, con la simulazione e poi l’entrata in funzione della vettura nel luglio del 2022, la prima gara a Daytona, Le Mans e ora, all’improvviso, la stagione è quasi finita. È stato fantastico vedere la V-Series.R #31 di AXR vincere il campionato GTP e la Cadillac vincere il Costruttori. È un risultato straordinario per l’intero progetto”.

Motivato anche Lynn: “È il finale di stagione per noi nel WEC e il Bahrain è un grande evento; non vedo l’ora di tornare a correre con la nostra Cadillac. Penso che possiamo ottenere un buon risultato per finire bene il 2023”.

“L’auto ha fatto molta strada in 16 mesi e vogliamo ottenere un risultato importante per affrontare il 2024. È stata una prima stagione entusiasmante per il team Cadillac nel WEC, con il culmine del podio a Le Mans. Cercheremo di concludere in bellezza”.

Westbrook chiosa: “Non vedo l’ora di andare in Bahrain. È una pista che conosco bene, dove ho iniziato la mia carriera internazionale a ruote coperte in Porsche Super Cup con una vittoria, quindi ho dei bei ricordi. Sarà una gara estenuante per il caldo, come tutti sappiamo dalle recenti gare di Formula 1 qui. Sarà lo stesso per le gare ad abitacolo chiuso”.

“È sempre difficile sapere se la propria vettura si adatterà a un determinato tracciato, perché ogni pista su cui abbiamo corso quest’anno era nuova per la nostra auto. Ma credo proprio che il Bahrain sia adatto alla Cadillac. Ci sono molte curve a bassa velocità che richiedono una buona trazione. Questo è un punto di forza della vettura”.

“È molto dura per gli pneumatici, il che è un punto di forza, visto che la Cadillac si comporta bene con le Michelin. C’è motivo di essere ottimisti. Abbiamo avuto un anno di alti e bassi – probabilmente più alti che bassi – ma gli ultimi due risultati sono stati difficili. Vogliamo tornare in pista come all’inizio dell’anno e ottenerne uno bello come a Le Mans”.

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