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BYD e la guerra dei prezzi, la Cina sfida Tesla

BYD ha tagliato i prezzi in Germania e si appresta a farlo nel resto dell’Europa dando il via ad una vera guerra dei prezzi, una sfida diretta a Tesla e altri noti marchi del settore.

byd e la guerra dei prezzi, la cina sfida tesla

Photo by crashtest – Shutterstock

Il mercato delle auto elettriche è in continua e rapida evoluzione e questo fermento è ai massimi livelli in Germania, dopo la decisione del governo di anticipare la fine degli incentivi e il conseguente rallentamento al quale si è subito assistito nella domanda interna di nuove auto.

Oltre a Tesla, anche la sua diretta rivale, la cinese BYD, ha messo quindi mano ai listini pur di rilanciare le vendite, abbassando i prezzi dal 5% fino al 15%.

La rivalità (molti parlano già da tempo di vera e propria guerra) tra BYD e Tesla, già accesa in Cina, si sposta quindi ora anche sul territorio europeo. Le battaglie si combattono sul fronte dei prezzi, ma non solo, ci sono importanti differenze strategiche, d’altra parte notevoli sono le differenze culturali e aziendali.

La sforbiciata data da BYD ai suoi prezzi, che per ora riguarda solo le auto vendute in Germania, segue e in alcuni casi anticipa le scelte fatte anche su altri mercati (non ultimo quello italiano) da aziende come ad esempio la tedesca Volkswagen, in grado alla fine del 2023, di superare anche se di poco le vendite fatte in Italia da Fiat.

Auto elettriche sempre meno costose

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Photo by Chatchai Somwat – Shutterstock

I tagli ai prezzi di listino potranno portare ad una nuova fase della diffusione della mobilità elettrica e rappresentare un aspetto indubbiamente positivo per i consumatori.

BYD ha ridotto del 15% il prezzo della sua Atto 3, che con l’allestimento Comfort è ora disponibile per i clienti tedeschi a 37.990 euro, mentre per l’edizione Design si parte da 39.990 euro. Per la Dolphin il taglio è stato può contenuto, ovvero un -8% circa e per la Seal c’è stata una riduzione di prezzo del 5%, comunque non trascurabile.

Sarà interessante vedere se e quanto queste riduzioni faranno crescere le immatricolazioni delle auto elettriche BYD e quanto questo farà cambiare gli equilibri, ad esempio con Tesla, che in ogni caso non resta certo ferma a guardare, ma ripensa e rivede anch’essa i suoi prezzi e più in generale il suo posizionamento strategico in Europa.

La strategia di BYD

I tagli dei prezzi, nei quali BYD è in prima linea, non sono solo un modo per non soffrire troppo per la fine degli incentivi statali, ma sono, almeno per la cinese BYD, anche un modo per rilanciare e potenziare la sua presenza sul mercato tedesco.

L’azienda ha piani di espansione decisamente ambiziosi, ma a ben vedere i suoi volumi di vendita sono ad oggi ancora piuttosto esigui. C’è una crescita, ma inferiore alle aspettative, questo perché la concorrenza, europea e americana di certo non manca.

L’anno scorso le immatricolazioni delle elettriche BYD si sono fermate a 4.139 unità, di cui 700 solo a dicembre, ultimo mese del 2023. Il 90% delle nuove targhe hanno riguardato la Atto 3, mentre le immatricolazioni della Dolphin sono state 68 e quelle della Seal appena 21.

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