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BYD, come si diventa il primo costruttore di auto elettriche in Cina

Le tappe principali della storia di uno dei brand più in voga degli ultimi anni

byd, come si diventa il primo costruttore di auto elettriche in cina

Diventare uno dei più grandi player del panorama automotive globale, nonché il primo Costruttore di auto elettrificate per la Cina, in appena 29 anni. Quella di BYD è una crescita vertiginosa e per certi versi stupefacente. Un caso di studio per coloro che si interessano di sviluppo e strategie industriali.

Non solo automobili, infatti, ma anche batterie – fornite anche a Tesla – e altri tipi di mobilità, pubblica e privata, e ancora generazione e stoccaggio di energia in generale. Ad oggi, BYD può contare su oltre 30 parchi industriali disseminati su più Continenti (è già stata annunciata una fabbrica in Europa, in Ungheria, e un secondo stabilimento potrebbe essere confermato presto).

Ripercorrere quali siano le tappe che hanno portato il colosso cinese a diventare tale è interessante anche per quelli che vogliono conoscere il brand e le auto che, ormai già da qualche tempo, hanno cominciato a percorrere anche le nostre strade.

BYD, la storia punto per punto

In occasione di un viaggio che ho fatto a Shenzen, dove BYD ha il quartier generale, ho avuto modo di individuare le pietre miliari della storia del marchio. Ecco le principali:

  • 1995 – L’azienda viene fondata il 10 febbraio da Wang Chuanfu, chimico appena ventinovenne, nella città di Shenzhen, provincia del Guangdong, Cina, dove ancora oggi ha la sede principale. Il primo core business è la realizzazione di batterie ricaricabili.

Wang Chuanfu (a sinistra) al Salone di Pechino 2024

  • 1996 – Comincia lo sviluppo e la produzione di batterie con tecnologie a ioni di litio.
  • 1998 – A distanza di soli tre anni, comincia l’espansione: la prima filiale fuori dai confini cinesi viene aperta a Olanda.
  • 2000 – BYD apre il suo primo parco industriale a Kuichong, Shenzen, e diventa il primo fornitore di batterie agli ioni di litio per Motorola, all’epoca colosso della telefonia a livello globale.
  • 2002 – È l’anno dello sbarco alla Borsa di Hong Kong, che fissa un record, per l’epoca, del prezzo d’offerta più alto per singola azione. Tra i clienti delle sue batterie agli ioni di litio, BYD può vantare anche Nokia. Non finisce qui: è anche l’anno in cui inizia a produrre i semiconduttori.
  • 2003 – Ci siamo, BYD entra nel mercato dell’automotive. Per vedere la prima auto, bisognerà aspettare due anni.
  • 2005 – Si chiama F3 ed è la prima auto prodotta e venduta da BYD. Si tratta di una classica berlina a tre volumi dalle dimensioni compatte. Le 10.000 unità vendute sono un traguardo facilissimo.

La BYD F3

  • 2007 – L’espansione continua incessantemente e la divisione BYD Electronics viene quotata sulla Borsa di Hong Kong.
  • 2008 – BYD riesce a ottenere l’attenzione di grandi gruppi di investimento, tra cui la Berkshire Hathaway del celebre Warren Buffett. È anche l’anno in cui viene lanciata la F3DM, la prima ibrida plug-in prodotta in massa. Parallelamente, la diversificazione porta l’azienda a occuparsi di new energy e sviluppare un ecosistema a zero emissioni dotato di pannelli solari, sistema di stoccaggio energetico e veicoli elettrici.

Warren Buffett è uno dei principali investitori in BYD

  • 2009 – L’offerta si amplia: ecco che BYD inizia a produrre autobus ad alimentazione alternativa, carrozze per treni metropolitani e carrelli elevatori.
  • 2010 – BYD e Daimler creano una joint venture per sviluppare veicoli a zero emissioni: nasce così il sub brand Denza. Nel frattempo, con la e6 viene creata la prima flotta di taxi elettrici mentre il K9, primo bus elettrico, viene messo in produzione.

BYD e Daimler danno vita alla joint venture Denza

  • 2011 – BYD arriva alla Borsa di Shenzen. Il primo bus elettrico è finalmente pronto alla commercializzazione.
  • 2016 – Attraverso il progetto BYD SkyRail, il colosso entra nell’industria del trasporto su rotaie.

BYD SkyRail

  • 2017 – In Yinchuan, Cina, viene appunto lanciata la prima linea commerciale SkyRail.
  • 2019 – La prima linea di trasporto metropolitano elettrico a guida autonoma SkyShuttle entra in funzione, e BYD apre il suo centro di design globale. Nasce FinDreams, il ramo di produzione massiva di batterie.

Lo SkyShuttle in funzione a Singapore

  • 2020 – Viene creata la joint venture BYD TOYOTA EV TECHNOLOGY CO con la Casa giapponese. Comincia la produzione massiva di blade battery, cioè le batterie lamellari. Vede la luce la Han, berlina elettrica.
  • 2021 – La tecnologia DM-i ibrida plug-in viene presentata per la prima volta, così come la nuova piattaforma per auto elettriche che si chiama e-platform 3.0.

La BYD Seal U DM-i arriva in Europa e in Italia nella prima metà del 2024

  • 2022 – Dalle linee produttive di BYD esce il tremilionesimo esemplare di auto elettrificata, e allo stesso tempo viene interrotta la produzione di veicoli con motorizzazione termica tradizionale.
  • 2023 – Nascono due nuovi sub-brand: YangWang, marchio di lusso ad alte prestazioni (ho provato l’estrema U8), e FangCheng Bao, che propone invece auto di classe premium dall’alta versatilità. È anche l’anno in cui BYD festeggia il seimilionesimo veicolo elettrificato prodotto.

YangWang U8

FangCheng Bao Bao 5

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