- Bonus colonnine domestiche: spese ammesse
- Requisiti, utilizzo e modalità di accesso
- Bonus colonnine domestiche: impatto sociale
- Riassumendo
bonus colonnine domestiche
Bonus colonnine domestiche: spese ammesse
Dopo il bonus colonnine domestiche 2023, è stanziato per il 2024 un nuovo budget di 20 milioni di euro. Sono ammesse al contributo le spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, purché effettuate con modalità tracciabili. Questo include non solo l’acquisto delle infrastrutture di ricarica, ma anche la loro posa in opera. In dettaglio, le spese che possono essere coperte dal contributo comprendono:
- acquisto e installazione: questo include colonnine e wall box, impianti elettrici necessari, opere edili correlate e dispositivi di monitoraggio
- progettazione e sicurezza: costi per la progettazione, direzione dei lavori, sicurezza e collaudi
- connessione alla rete elettrica: inclusi i costi per l’attivazione di un nuovo Pod (point of delivery).
Requisiti, utilizzo e modalità di accesso
Le colonnine di ricarica devono soddisfare determinati criteri. In primis, il decreto attuativo del bonus colonnine domestiche 2024 indica che devono essere colonnine nuove e di potenza standard. Inoltre:
- collocate in Italia e in aree a completa disposizione dei richiedenti
- realizzate secondo standard tecnici e con dichiarazione di conformità.
Bonus colonnine domestiche: impatto sociale
Il bonus colonnine domestiche rappresenta un supporto cruciale per l’adozione diffusa dei veicoli elettrici in Italia, con impatti significativi su vari fronti. In primo luogo, l’incentivo economico riduce sensibilmente il costo iniziale per l’installazione delle infrastrutture di ricarica, rendendo l’acquisto di veicoli elettrici più accessibile a una fascia più ampia di cittadini. Questo abbattimento dei costi iniziali stimola una maggiore adozione di tecnologie sostenibili, contribuendo a una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 e favorendo la lotta contro il cambiamento climatico. In secondo luogo, il bonus incentiva lo sviluppo di una rete capillare di punti di ricarica, fondamentale per superare l’ostacolo della cosiddetta “ansia da autonomia” che spesso frena i potenziali acquirenti di veicoli elettrici. Una maggiore disponibilità di colonnine domestiche permette agli utenti di ricaricare i propri veicoli in modo comodo e sicuro, direttamente presso la propria abitazione, aumentando così la praticità e l’attrattiva dei veicoli elettrici rispetto ai veicoli tradizionali a combustibili fossili. In ambito condominiale, il bonus colonnine domestiche favorisce una gestione collettiva e sostenibile delle risorse, promuovendo un utilizzo condiviso delle infrastrutture di ricarica. Ciò non solo riduce i costi per i singoli condòmini, ma favorisce anche una maggiore coesione sociale e una cultura della sostenibilità all’interno delle comunità abitative.
Riassumendo
- il Mimit offre contributi per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica domestiche
- il bonus colonnine domestiche copre l’80% delle spese fino a 1.500 euro per singoli e 8.000 per condomini
- risorse per 20 milioni di euro disponibile per il 2024
- le spese ammissibili includono acquisto, installazione, progettazione e connessione alla rete elettrica
- deve trattarsi di colonnine nuove, installate in Italia, ad uso privato o condominiale non pubblico
- domande online tramite SPID, CIE o CNS con procedura guidata sul sito del Mimit.
L’articolo Bonus colonnine domestiche 2024: fino a 1.500 euro per ricaricare l’auto a casa proviene da Fisco – Investireoggi.it.