Francesco Bagnaia, Ducati Team
Dopo essere stato il più veloce in mattinata, il pilota della Ducati si è confermato nella Pre-Qualifica, andando a stampare il nuovo record del tracciato di Assen con un crono di 1’31″340. Alla fine è vero che ha chiuso con un margine di appena 65 millesimi nei confronti dell’Aprilia di Maverick Vinales, ma lo è altrettanto che al campione del mondo è bastato un solo time attack per firmare il suo crono. Inoltre, sul passo gara ha dato la sensazione di avere qualcosa in più rispetto alla concorrenza.
E’ stata positiva però anche la giornata di Vinales e dell’Aprilia, che sono stati l’unico binomio capace di avvicinare Bagnaia, anche se la sessione del suo compagno di squadra Aleix Espargaro, alla fine quarto a 472 millesimi, si è conclusa con un brutto highside alla chicane conclusiva: l’atterraggio è stato piuttosto duro per il pilota di Granollers, che è stato portato via in barella, anche se sembra che possa trattarsi solo di una brutta botta senza particolari conseguenze.
In settima posizione c’è l’unica KTM che si è guadagnata il pass diretto per la Q2, che è quella di Brad Binder, che comunque ha approfittato del gancio di Marquez per infilarsi nella top 10. Le RC16 stanno faticando abbastanza sul tracciato olandese e lo conferma il 15° tempo del rookie Pedro Acosta, ma anche il 18° di Jack Miller, che nel finale ha vissuto un bel brivido, rischiando di centrare Martin che procedeva lentamente nel giro di lancio. Fortunatamente ha solo rotto una fork wing ed entrambi se la sono cavata solo con un grande spavento.
Nonostante una caduta alla curva 8, anche Enea Bastianini si è guadagnato la Q2 con l’ottavo tempo, precedendo l’Aprilia Trackhouse di Raul Fernandez e l’altra Ducati di Franco Morbidelli. Il grande beffato è quindi Fabio Quartararo, che sembrava avere le carte in regola per portare la sua Yamaha in Q2, cosa che avrebbe confermato i progressi mostrati dalla M1 nei test della scorsa settimana a Valencia, ma si ritrova 11° per pochi millesimi, senza aver avuto la possibilità di migliorarsi nel finale a causa delle bandiere gialle.
Stesso discorso che vale anche per i due alfieri della Pertamina Enduro VR46, Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio, che sono 12° e 13°, davanti all’altra Yamaha di Alex Rins. Solo 17° la migliore delle Honda, quella di Johann Zarco, con le due RC213V della HRC che invece chiudono il gruppo. Johann Mir è 22° ed è anche incappato in una caduta alla curva 8, ma è comunque davanti a Luca Marini, ancora una volta ultimo purtroppo. Piccolo passo avanti, infine, per il collaudatore Aprilia Lorenzo Savadori, che in questo turno ha portato al debutto delle nuove pinne sul codone.