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MotoGP | Marquez: “Ho quello che cercavo, a volte bisogna essere egoisti”

Marc Marquez è un pilota ufficiale Ducati. Sulla carta non ancora, c’è una stagione nel team Gresini da disputare prima di vestire di rosso, ma l’otto volte campione del mondo non può esimersi dal parlare del proprio futuro ai microfoni della stampa nel giovedì del Gran Premio d’Olanda. Nelle tre settimane di “pausa primaverile”, è stato ufficializzato il suo passaggio al team ufficiale Ducati per la prossima stagione e questo ha creato scompiglio in un mercato piloti che ha iniziato a muoversi sempre più velocemente.

Ad Assen, il portacolori Gresini ha finalmente rivelato i suoi scenari per il futuro, situazioni che si potevano facilmente intuire, ma che il pilota di Cervera ha chiarito. Uno di questi era restare nel team faentino disponendo di una Desmosedici GP25. “Una moto ufficiale, di qualsiasi colore”, era la richiesta di Marc e questa situazione incarnava perfettamente i suoi desideri.

Tuttavia, non si è potuta concretizzare: “Avevo due scenari in cui mi sentivo benissimo ed ero fiducioso del fatto che uno o l’altro si sarebbe realizzato. Da lì, sapendo che l’anno prossimo sono un pilota ufficiale, avrò più tranquillità. Ma l’intensità per quest’anno sarà la stessa, un anno fa qui dubitavo se avesse senso continuare o meno. Avevo preso una decisione rischiosa, mi esponevo molto su cosa fare con la mia carriera”.

Nientre Gresini con la moto aggiornata, per Marc è arrivata la promozione al team ufficiale. Uno scenario che era ambito non solo da lui. L’otto volte iridato è stato preferito a Jorge Martin, ben più favorito in termini di numeri quest’anno. Il motivo può essere di marketing? Marc non lo esclude, ma si tira fuori dalle decisioni di Ducati: “Marc vende più di Jorge Martin? Sì. Bisogna chiedere alla gente di Ducati se quest’aspetto ha influenzato o meno. Io ho parlato con Gigi Dall’Igna, che è venuto da me dopo la gara quando è stato informato. Mi ha detto che alla luce delle prestazioni con la GP23, il posto in ufficiale era il mio perché potevo portare molto al team. Darò tantissimo a Ducati, sia quest’anno sia il prossimo”.

motogp | marquez: “ho quello che cercavo, a volte bisogna essere egoisti”

Marc Marquez, Gresini Racing Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

“Onestamente, il primo obiettivo di qualsiasi pilota è stare in un team ufficiale. Ma c’era un’opzione che mi faceva sentire super comodo ed era avere la moto ufficiale da Gresini. Ma questa strada non era percorribile per qualche motivo, non dipendeva da me e non si è potuto fare. Mi sento molto bene con il team e il punto finale è stato il passaggio in Ducati ufficiale. Sarò molto orgoglioso di difendere questi colori perché era ciò che cercavo: la miglior moto con il miglior team”, spiega Marc.

“Il piano è chiuso. Questo era il piano, non l’ho mai negato. Questo era un anno di ricostruzione, di tornare ad avere fiducia. Se non arrivano vittorie non ci sono riuscito, ma ci ho provato. Ma il piano era avere nel 2024 un contratto di un anno per tornare a sentirmi competitivo e avere nel 2025 una moto ufficiale. Ho ottenuto quello che cercavo, il resto non mi interessa. A volte nello sport bisogna essere egoisti”, rivela il pluricampione del mondo, che finalmente ha svelato il suo piano per il futuro di cui tanto si parlava a inizio stagione.

La prospettiva del 2025 però non fa dimenticare a Marquez la gratitudine verso il proprio passato. Gli anni vincenti in Honda e il 2024 di rinascita in Gresini: “Non voglio dimenticarmi di ringraziare Honda per aver capito la situazione di un pilota dimostrando il lato umano. Stavo pensando al ritiro e mi hanno lasciato la porta aperta. Non voglio dimenticarmi nemmeno di Gresini, per avermi dato l’opportunità di creare l’atmosfera giusta per ricostruire un pilota. Loro mi hanno ricostruito e mi hanno ridato fiducia, che era vitale. Nel box ho detto che abbiamo ancora una stagione davanti e festeggeremo qualsiasi risultato che arriverà”.

Ora che Marc sarà un pilota ufficiale, sarà da sciogliere il nodo sponsor. Red Bull o Monster? “Questo non è più nelle mie mani. L’anno scorso ho rinunciato a molto, ma ora sto cercando il meglio sportivamente, senza pensare al resto. Ora tutto il team intorno lavorerà su questo aspetto. Ovviamente vorrei continuare con Red Bull, ma non dipende da me. Al momento, l’unico che mi porto dietro Javi Ortiz, che mi accompagna in Gresini e mi accompagnerà in Ducati. Vai nel team migliore, quello che ha vinto, devi fidarti di loro. Tutto lo staff Ducati ha preso una decisione difficile e rischiosa perché hanno detto no a un gran pilota come Martin per prendere me. Saranno i primi a mettere le migliori persone per tirare fuori il rendimento migliore”.

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