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Bentley Bentayga

Prove

Bentley Bentayga (2023), perché comprarla e perché no

Mai una Bentley era stata così pratica. Le finiture sono di lusso, il comfort da prima classe ma qualche dettaglio può ancora migliorare

bentley bentayga (2023), perché comprarla e perché no

Se è vero che a Natale tutti i sogni si avverano, allora meglio sognare in grande. E più grande di una Bentley Bentayga c’è poco. Se poi la tinta è quella giusta per intonarsi all’atmosfera di festa, come la Candy Red – rosso caramella – dell’auto che abbiamo avuto in prova, allora è tutto pronto per uno dei #PerchéComprarla più speciali dell’anno!

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Verdetto

9.0 / 10

Ci piace Non ci piace
Rifiniture abitacolo Qualche logica infotainment migliorabile
Prestigio Riflessi cromature
Comfort di viaggio Feedback “plasticoso” del selettore del cambio
Dotazione tecnologica
Possibilità di personalizzazione

Ai puristi forse fa ancora storcere il naso l’idea di un SUV con la B alata sul cofano ma, a proposito di desideri, circa un cliente su due che entra in uno show-room Bentley sceglie di regalarsi proprio una Bentayga. E se a questo si unisce il fatto che 2022 e 2023 sono stati i migliori anni di sempre nella storia del brand, è facile capire come la carta del SUV si sia rivelata vincente – anche – per la Casa di Crewe. E ovviamente anche per tutti coloro che la B alata, appunto, la desiderano rialzata da terra.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

Se una Bentley diventa un SUV non può che venirne fuori un monumento, no? E la Bentayga è proprio questo, un’auto statuaria che ricopre le sue voluminose forme con un vestito tipicamente british lungo oltre cinque metri.

Del resto le Bentley sono sempre state lunghe, così come veloci e comode ma mai prima della Bentayga erano anche state così pratiche. Il bagagliaio è enorme ma qua non si tratta solo di quanta roba ci stia, ma “come” stia: gli accessori vari hanno custodie dedicate e il divisorio in alluminio rende il tutto elegantissimo oltre che ordinato. La cappelliera da sola è un pezzo d’artigianato: agganci in metallo, moquette sotto, pelle sopra e la maniglia che riprende la sagoma delle ali. Però da smontata non si sa dove metterla e poi pesa tantissimo!

Seduti dietro si sta davvero alla grande per rifiniture, spazio in lunghezza e in altezza e per attenzioni varie come i poggiatesta con ali regolabili o le tendine parasole elettriche. Bellissimo il tunnel centrale con bocchette cromate, prese di ricarica retroilluminate e un pannello touch estraibile con cui regolare temperatura, riscaldamento o ventilazione dei sedili, apertura degli oscuranti, illuminazione ambientale – che arricchisce dei pannelli porta già raffinatissimi – e tanto altro. Il posto centrale è più sacrificato, ma chi sceglie la Bentayga per stare dietro può optare direttamente per la versione a passo lungo EWB.

Le misure
Fuori
Lunghezza 5,12 metri
Larghezza 2,01 metri
Altezza 1,71 metri
Passo 2,99 metri
Dentro
Bagagliaio 480 – 1.770 litri

Plancia e comandi

A bordo della Bentayga venite accolti da un raffinatissimo ambiente nel quale materiali pregiati abbinati in maniera impeccabile danno vita a toni classici, smorzati, su questa versione S, da dettagli sportivi come la fibra di carbonio. Questo è solo un esempio, ovviamente, perché in fase di configurazione poi ogni vostro desiderio sarà un ordine.

Con le immancabili bocchette dell’aria in metallo e la regolazione a siringa vi sentirete catapultati in men che non si dica nei vicoli di Mayfair, col telefono sempre carico, vista la piastra ad induzione, e con tutti i vostri averi personali ordinati, sotto al bracciolo rivestito e con prese di ricarica e superficie regolabile, e al sicuro, perché il cassetto ha la serratura ed è finemente rivestito.

Dietro al volante l’unica cosa ad accecarvi saranno le cromature grazie alla doppia ala parasole estendibile. Se non siete voi a guidare, invece, godetevi l’imbottitura regolabile del poggiatesta e i sedili configurabili in ogni posizione, magari dopo aver riposto telefono o portafogli nell’intelligente tasca laterale. Rilassarsi e perdere la cognizione del tempo sarà cosa facile, ma nessun problema con l’iconico orologio in bella mostra.

Il comparto tecnologico è condiviso con l’alta gamma Audi, dunque il sistema infotainment è lo stesso. Le mappe del navigatore sono quelle di Google e le funzioni sono tante, ma non ci sono particolari effetti speciali come magari il display rotante della Continental GT. Alcune logiche di funzionamento andrebbero riviste: Apple CarPlay mostra dei tasti troppo piccoli difficili da premere mentre si guida e poi perché non si possono attivare direttamente i sedili riscaldabili o ventilati senza dover passare per un altro menù, magari nascondendo la mappa del navigatore?

Come va e quanto consuma

Stare al volante di una Bentayga è veramente un’esperienza, anche perché con la seduta rialzata, le cromature e il cuoio a profusione, e anche questi ingombri, la sua “importanza” la te la ricorda continuamente. Solo che l’esperienza, dalle nostre parti, tra le strade strette e trafficate delle città italiane, può anche farsi impegnativa: gestire questa mole non è sempre facile e, relativamente a ciò, peccato non si possano avere le ruote posteriori sterzanti, avrebbero dato una mano ma sono appannaggio solo della versione a passo lungo.

Al netto delle dimensioni XXL, sensori e telecamere vengono in aiuto però manca la vista 3D con ricostruzione virtuale. Un’altra cosa che ho notato guidando questa Bentayga sulle strade di Roma è un livello di assorbimento delle irregolarità più rigido di quanto mi aspettassi da una Bentley, anche selezionando la mappa Comfort che interviene sulle sospensioni pneumatiche (tra l’altro si può scegliere tra 4 altezze diverse, da quella d’accesso al fuoristrada). Del resto, questa versione S non ha un carattere più sportivo solo nel design bensì anche nella taratura degli ammortizzatori, più rigidi del 15%. Ecco spiegata qualche scossone di troppo.

La variante plug-in della prova vede l’accoppiamento di un 3.0 V6 con un motore elettrico da 100 kW per una potenza totale di 462 CV che la fa scattare da 0 a 100 km/h in 5,5″ e ha una velocità di punta di 254 km/h. Anche a batteria scarica, questo powertrain assicura una guida rapida ma rilassante perché funziona come una full hybrid, dunque le partenze e le manovre sono in elettrico.

Il cambio è un’automatico a 8 rapporti ma bisogna leggere la scheda tecnica per saperlo oppure giocare con selettore e paddle, altrimenti sembrerebbe tranquillamente un monomarcia da quanto le cambiate siano impercettibili. Se poi la strada si apre, sulle strade ricche di curve la Bentayga sa far fede al connubio tra sportività e comfort di Bentley e, nonostante una mole superiore ai 2.600 kg, svela una taratura dei comandi e una dinamica di guida precise, rapide e composte.

La trazione integrale permanente dà un grip che sembra non finire mai, complice la coppia di oltre 700 Nm, e l’assetto resta piatto nonostante poi la plug-in, al contrario della V8, non possa contare su un sistema anti-rollio attivo a 48V. Quattro modalità di guida, Sport, Comfort e Bentley, quella intermedia, e poi c’è quella personalizzabile. Isolamento dal mondo esterno di ottimo livello ma, devo essere onesto, mi sarei aspettato meno rumore di rotolamento e di fruscii in autostrada.

Venendo ai consumi, dettaglio di poco conto probabilmente per chi sceglie una Bentayga, si parla di circa 50 km percorsi in modalità elettrica a batteria carica. Quando è scarica, invece, si fanno circa 13,5 km/l in città, 12,5 km/l in extraurbano e 9 km/l in autostrada.

Versione provata
Motore 3.0 benzina plug-in hybrid
Potenza 462 CV
Coppia 700 Nm
Cambio Automatico a 8 marce
Trazione Integrale

Prezzi e concorrenti

Il listino parte dai 179.000 euro circa richiesti sia per la V6 Hybrid plug-in di questa prova che per la V8 da 550 CV, mentre con le versioni Azure e S si superano i 200.000 euro. La EWB, disponibile solo col V8, parte da 205.000 euro, 232.000 in allestimento Azure e 265.000 per la più esclusiva Mulliner.

Venendo alle alternative, se si parla di SUV inglesi di lusso è impossibile non pensare alla Rolls-Royce Cullinan che però, con un prezzo base superiore di circa 150.000 euro rispetto alla Bentley, è come appartenesse a un segmento del quale è l’unica a far parte. Si può considerare molto vicina come concetto, invece, la Range Rover, mentre l’Aston Martin DBX, invece, ha un’anima più sportiva. I tedeschi rispondono con la Mercedes-Maybach GLS, mentre noi italiani non raggiungiamo le stesse vette del lusso con la Maserati Levante, ma non ce n’è per nessuno se invece si sceglie un SUV sportivo come la Lamborghini Urus.

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