Bentley Batur: caratteristiche, motori, interni

Sono a Tenerife, dove il sole aumenta i contrasti di tutte le cromie intorno a me: dal verde scintillante dei floridi bananeti locali all’azzurro-smeraldo del mare, dal rosso purpureo dei fiori di viperina ai toni scuri delle acuminate rocce vulcaniche del Teide. È in questo scenario tropical-surreale che incontro la Bentley Batur, splendente nella sua veste Purple Sector come una pietra d’ametista levigata in galleria del vento. Le Batur che varcheranno i cancelli di Crewe per raggiungere i garage dei fortunati proprietari saranno solo 18: questa è il prototipo 0.

Felino in caccia. All’ultima Grand Tourer carrozzata da Mulliner basta un attimo per imporre le sue proporzioni così inconfondibilmente Bentley, eleganti e potenti, muscolose e nel contempo piene di grazia. La sua armonica presenza scenica – stilizzata da Andreas Mindt insieme al suo team di design – è accentuata dal lungo cofano anteriore: la sua linea parte dalla griglia frontale verticale e si prolunga fino a raggiungere i sensuali passaruota posteriori. I cerchi a cinque razze da 22″ s’inseriscono bene in figura, donando alla vettura un’allure da concept. La Bentley Batur sembra un grande felino abbassato a terra, fermo, pronto all’attacco e perfettamente inserito nel proprio habitat. La sensazione che suscita negli occhi di chi è incline a questo genere di bellezza sottolinea marcatamente un senso di fame per la velocità, anche a motore spento. La cabina arretrata, poi, accentua questa natura predatrice di chilometri macinati ad altissime prestazioni, chiudendosi posteriormente in una coda compatta capace di proiettare l’intero corpo vettura in avanti e di dare maggiore profondità alle fiancate.

bentley, bentley batur: caratteristiche, motori, interni

Sfarzo sostenibile. L’abitacolo a due posti della Batur parte da quello della scoperta Bacalar, aggiungendo elementi inediti di lusso sostenibile. Gli interni del prototipo che sto per sguinzagliare dal livello del mare fino a oltre 2.000 metri di quota sono dominati da pelle Beluga (realizzata con processi a basse emissioni di carbonio) in Indigo Night, un grigio scuro tendente al nero, con motivi diversi e dettagli in Azure Purple; la parte bassa delle portiere è in Imperial Blue, mentre le pannellature della parte a ridosso dei finestrini – che si allacciano alla plancia – sono di fibra di carbonio, con uno spettacolare effetto chiamato Guitar Fade che sfuma dal Gloss Black al Purple Sector della carrozzeria. Gli elementi metallici dell’abitacolo sono un mix di alluminio anodizzato nero e titanio satinato; al centro del tunnel, invece, spicca il selettore per la modalità di guida, un dettaglio d’oro 18 carati lavorato in 3D. Il sound system può contare su oltre 2000 W di potenza: la pulizia, le definizione e la capacità di riproduzione degli spettri sonori di questa meraviglia per audiofili è impressionante. Alla vista, all’olfatto, al tatto, all’udito: tutto è sublime, com’è giusto che sia a bordo di una GT che costa 2 milioni di euro, tasse e personalizzazioni escluse. Ognuno dei 18 esemplari di Batur, infatti, sarà diverso dall’altro: in media, ogni cliente Bentley spende una cifra pari al 30% del costo vettura per renderla unica e su una supercar come questa c’è da aspettarsi richieste – nonché cifre – da capogiro.

bentley, bentley batur: caratteristiche, motori, interni

Lusso esaltante. All’accensione, il boato del W12 6.0 TSI biturbo da 750 cavalli a 7.500 giri/min è foriero di tanto divertimento alla guida e così, naturalmente, è. La coppia è mostruosa (1.000 Nm), le accelerazioni brucianti, le riprese tolgono il fiato e gli allunghi sono infiniti, limitati solo dal percorso sui cui impegno questa impressionante Batur numero 0. Il cambio doppia frizione a otto rapporti gestisce egregiamente ogni esuberanza, soprattutto quando lo si chiama in causa tra i saliscendi dell’isola e i suoi misti più stretti. La strada, purtroppo, non è chiusa al traffico e, nonostante il nastro nero su cui rotolano gli enormi pneumatici ribassati sia pressoché identico a quello di una pista, bisogna saper dosare l’enorme potenza disponibile, che si manifesta con progressioni temibili a ogni affondo del pedale destro. Da ferma, la Bentley Batur raggiunge – a dispetto della notevole massa – i 100 km/h in 3,4 secondi e può toccare 337 km/h. L’impianto frenante si rivela sempre all’altezza della situazione, forte di dischi da 440 millimetri all’anteriore che dispongono di pinze a 10 pistoncini. Questa è una coupé per le lunghe tratte, da guidare con disinvoltura in ogni situazione: dalla serata a teatro alle autobahn tedesche, divorando centinaia di chilometri in una capsula semovente che fa di lusso, performance e ricercatezza i propri fondamentali. Da sempre, la Bentley vanta un Dna particolarmente eclettico: da un lato produce, con oltre un secolo l’esperienza alle spalle, vetture tra le più lussuose al mondo (alcune delle quali destinate alla Royal Family); dall’altro, è stata capace di scendere in pista mettendo in bacheca sei vittorie alla 24 Ore di Le Mans. Una dicotomia tanto mirabile quanto insolita nel panorama automobilistico, sintetizzata alla perfezione da questa incredibile Batur.

bentley, bentley batur: caratteristiche, motori, interni