Mercato

Auto usate, calo contenuto a febbraio

401.117 i trasferimenti di proprietà messi a referto nel secondo mese dell'anno, il diesel mantiene la sua leadership indiscussa

Auto usate, calo contenuto a febbraio

L’altalena del mercato italiano delle auto usate torna ad essere protagonista. Dopo aver assistito ad una crescita nel mese di gennaio, il segmento delle vetture di seconda mano in Italia ha registrato un leggero calo a febbraio: 401.117 i trasferimenti di proprietà messi a referto nel secondo mese dell’anno, l’1% in meno rispetto ai 404.966 dello stesso mese dello scorso anno.

Primo bimestre positivo

In questo senso, va registrata la decrescita più pronunciata, seppur molto contenuta, dei trasferimenti netti, protagonisti di un calo dell’1,5%, mentre risultano stabili le minivolture il cui trend del mese di febbraio parla di un -0,2%. Cifre che permettono al mercato italiano delle auto usate di mantenere il segno più nel cumulato dei primi due mesi dell’anno: il primo bimestre infatti si è chiuso con un attivo del 4%.

Diesel al comando

Uno sguardo alle singole alimentazioni, con il diesel che anche a febbraio la fa da padrone: rappresenta infatti il 47,3% delle preferenze, quasi la metà seppur in calo del 2,3%. Seconda posizione invece per la benzina, con una quota del 40,1% e una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2022. E il segmento elettrificato? Scatto delle che ibride salgono al terzo posto, con il 4,8% di quota a febbraio e il 4,5% nel cumulato, ancora indietro invece i trasferimenti netti di auto elettriche pure e ibride plug-in che si sono posizionate rispettivamente allo 0,4% e allo 0,5%. Menzione finale per il Gpl, al 4,5% del totale nel mese, e per il metano, salito a febbraio al 2,4% di quota.

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Lombardia leader indiscussa

Se prendiamo in considerazione i soli trasferimenti netti, l’analisi per regione esalta la leadership della Lombardia con il 15,8% dei passaggi, seguita da Lazio e Campania, entrambe con quote in contrazione, rispettivamente al 9,8% e 9,0%. Cresce infine di 0,7 punti percentuali, sfiorando il 3% del mercato, la rappresentatività del Trentino Alto Adige, grazie soprattutto al contributo delle società di noleggio.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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