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Assalto a una volante davanti alla questura, la solidarietà di Mattarella

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Antagonisti assaltano volante davanti a Questura Torino

A Torino qualche decina di giovani – descritti come vicini ai centri sociali della città – ha circondato un’auto della polizia, nei pressi della Questura, per provare a liberare un uomo di origini marocchine che doveva essere accompagnato a un centro di rimpatrio. Alcuni hanno cercato di aprire le portiere dell’auto e preso a calci la volante, ma sono stati respinti. Quattro persone sono state fermate, mentre il cittadino straniero destinato all’estradizione è stato portato negli uffici della Questura.

A quel punto la protesta si è spostata verso la vicina piazza XVIII dicembre.

Il cittadino straniero era stato fermato alla periferia del capoluogo piemontese e denunciato per avere imbrattato con scritte ingiuriose le pareti di un sottopasso.

A Torino c’è stato un “inaccettabile atto di violenza” nei confronti della Polizia, dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le forze dell’ordine e la Polizia, a cui va la mia solidarietà e vicinanza”. E ancora: “mi prodigherò in ogni sede per affermare la dignità e l’onore di servitori dello Stato che quotidianamente, anche mettendo a rischio la loro incolumità, concorrono ad affermare i valori di libertà e democrazia”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiamato il capo della Polizia per essere informato e per esprimere solidarietà agli agenti della pattuglia, riferisce l’ufficio stampa del Quirinale. Mattarella ha anche ribadito fiducia e vicinanza nei confronti della Polizia, per poi subito dopo sentire anche il ministro Piantedosi.

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