Di una delle Koenigsegg Jesko prodotte rimane solo un piccolo cumulo di macerie e parecchia cenere. Costosissima disavventura in Grecia, per fortuna senza danni, per due persone, che in una caldissima mattina del fine settimana scorso, appena lasciato un hotel nei pressi di Amarousio, hanno giusto avuto il tempo di capire che l'auto avesse un problema, di accostare nella corsia d'emergenza dell'autostrada e di uscire dall'abitacolo per assistere, impotenti, alla distruzione della supercar svedese.
Insomma, il caldo potrebbe aver contribuito a far degenerare il problema in qualcosa di molto serio. Ciò non toglie che l'ondata di calore non può giustificare un fatto simile, Koenigsegg lo ha ammesso ed è pure andata oltre. Egg Registry riporta che il produttore svedese ha pregato i clienti che possiedono una Jesko di non usare l'auto per un po', finché i tecnici non esamineranno quel che rimane dell'esemplare andata a fuoco per capire cosa sia successo e andare all'origine del problema. È un DNDO, un Do Not Drive Order cioè un ordine di non guidare qualcosa, in questo caso la Jesko.
Per prudenza, chiediamo a tutti i proprietari e piloti di una Jesko di non guidare le proprie auto finché non avremo l’opportunità di comprendere meglio ciò che è accaduto.
La Koenigsegg Jesko (il nome, Jesko, è quello del papà del fondatore) è una hypercar con un V8 biturbo da 5 litri che sviluppa oltre 1.600 CV e 1.500 Nm di coppia. Valori mostruosi che insieme al peso abbastanza contenuto (1.420 kg) consentono alla Jesko di raggiungere i 100 km/h in 2,5 secondi. La versione andata a fuoco in Grecia durante l’evento 6to6 Europe Tour 2024 non è quella standard ma la Jesko Attack Nür Edition con un’ala posteriore maggiorata e uno splitter anteriore in fibra di carbonio, materiale che è stato utilizzato per la carrozzeria e i cerchi (i quali hanno persino delle parti in oro).
Il valore dell'auto, secondo alcune stime, è vicino ai 3,5 milioni di euro.