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Project 50 – Dallara: “Elettrico o non elettrico, lauto dovrà essere più sobria”

project 50 – dallara: “elettrico o non elettrico, lauto dovrà essere più sobria”

Project 50 – Dallara: “Elettrico o non elettrico, lauto dovrà essere più sobria”

“Ci saranno cambiamenti grandissimi nei prossimi anni ma, al di là di come sarà l’automobile, dovremo vivere in modo molto più sobrio e anche l’auto dovrà essere più sobria”: è il pensiero espresso da Giampaolo Dallara, fondatore dell’omonima azienda di Varano de’ Melegari, durante l’ultimo appuntamento di “Dallara 5.0, il futuro prende forma”, la rassegna di eventi organizzata insieme a Quattroruote per celebrare i primi 50 anni di vita di uno dei gioielli della Motor Valley. “L’auto cambierà molto perché è cambiato il mondo, perché nei suoi 100 anni di storia la società è cambiata”, ha aggiunto Dallara, facendo riferimento, per esempio, alla motorizzazione di massa emersa nel secondo dopoguerra e ad alcune tematiche che hanno modificato lo stesso approccio dei costruttori alla produzione motoristica, tra cui la sicurezza e la questione dell’inquinamento.

Verso una mobilità diversa in città. A tal proposito, l’ingegnere ha sottolineato l’aumento della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera (dai 180/280 parti per milione di milioni di anni fa agli oltre 400 del secolo in corso). “I problemi ci sono e quindi dovrà cambiare tutto e molto in fretta. La questione, però, non è ‘elettrico o non elettrico’: il problema è che noi dovremo vivere in un mondo che inquina di meno, dovremo imparare nuovi metodi per produrre energia e pensare a ridurre il consumo di energia, dovremo vivere in un mondo molto più sobrio”. Dunque, l’auto si dovrà adeguare al cambiamento. Del resto, Dallara ha ricordato l’aumento di “pesi, dimensioni e consumi” dei veicoli attuali rispetto, per esempio, alle prime Fiat 500. E il cambiamento si manifesterà soprattutto nelle aree urbane, con una “mobilità diversa”, un maggior utilizzo delle bici, un aumento delle aree pedonali o una minor velocità dei veicoli. Inoltre, si passerà dalla proprietà delle auto a servizi di condivisione. Di sicuro, nelle città, anche quelle più piccole, si dovrà andare verso una “mobilità più sobria e un uso più gentile degli spazi pubblici”.

La svolta della fibra di carbonio. Durante il convegno è stato affrontato il tema delle corse. In tal senso, Dallara ha sottolineato i grandi cambiamenti degli ultimi decenni, soprattutto sul fronte della sicurezza. A tal proposito, la grande svolta è coincisa con l’arrivo della fibra di carbonio Dallara ha ricordato come l’idea di sfruttare questa tipologia di materiale sia nata da un suggerimento di un direttore tecnico della Ferrari, Postlethwaite: “Abbiamo iniziato lavorare con un’azienda che faceva fibre di vetro ed è venuta fuori una vettura interessante, pur con conoscenze modeste, e poco per volta siamo arrivati a capire di più di questi materiali che permettono soluzioni interessanti anche per vetture in piccole serie. Ci ha consentito di fare un grande balzo e di affinare conoscenze che consentono soluzioni interessanti anche su vetture ad alte prestazioni”, come nel caso di Ferrari, Maserati, Lamborghini o Pagani. “Insomma, è un salto di qualità importante che abbiamo cercato di affinare con conoscenze rilevanti anche con l’aiuto dei calcolatori. una strada interessante, soprattutto per le piccole produzioni”.

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