- Spot a Mont Saint-Michel
- La Fiat Marea sostituta di Tempra e Croma
- I motori della Marea
- Termina la vita in Europa
- Si riscopre bella in Sud America
Un’isola, anzi, no un santuario arroccato in mezzo al mare, come un maniero inespugnabile. L’unica via d’accesso è attraverso l’acqua, ma bisogna fare attenzione perché come diceva un vecchio adagio medievale, le maree si alzano al ritmo di un cavallo al galoppo. Forse, si tratta di un paragone un tantino eccessivo, ma comunque, qui l’acqua avanza alla velocità di 6 km/h. Stiamo parlando di Mont Saint-Michel, avamposto immerso nella Normandia più selvaggia, tra sabbie mobili, antichi spettri e storie di un’epoca lontana. Un luogo unico, magico e incantevole, vero simbolo del fenomeno naturale delle maree. A questo spicchio di mondo si lega il (ri)lancio commerciale di un’auto che ha solcato, come le onde dell’oceano, gli anni Novanta e il nuovo Millennio: la Fiat Marea. E non poteva che essere così, che tra questa amena località e la vettura italiana si instaurasse un legame istintivo e del tutto spontaneo.
Spot a Mont Saint-Michel
In questo teatro di incredibile bellezza venne girato un spot che ha lasciato il segno nell’immaginario collettivo e che ha contribuito a rendere ancora più popolare la Marea, specialmente a livello europeo. La protagonista è una versione Weekend, la station wagon, che affronta le maree che infestano l’area intorno all’antico santuario francese, attraversando l’unica via percorribile, incurante dei pericoli ma forte dei suoi possenti motori a gasolio JTD. Sono anni in cui il diesel – fiore all’occhiello della produzione torinese -spopola e riesce a prendere il sopravvento sulla benzina nel cuore degli automobilisti. Spingendo e accelerando con veemenza, la Fiat solca le inarrestabili onde e raggiunge il ponte levatoio, per trovare rifugio all’interno delle antiche mura. A quel punto sorge un primo piano sulle forme della Marea e la dissolvenza chiude un réclame incisiva. Grazie a questa breve sequenza, la Fiat ottiene ancora più fascino soprattutto all’interno dei confini dell’Esagono francese. La popolarità tanto desiderata è adesso nelle mani della macchina italiana. Era il 1999, ma in realtà la Marea era in scena già da qualche anno.
La Fiat Marea sostituta di Tempra e Croma
Fiat Marea: guarda le immagini 9
I motori della Marea
Fiat Marea: guarda le immagini 6
Termina la vita in Europa
Fiat Marea: guarda le immagini 5
Si riscopre bella in Sud America
In America Latina arriva in colpevole ritardo, perché la Fiat Marea sbarca a queste latitudini soltanto nel 1998. Arriva in scena con motori potenti, allestimenti ricchi e con il restyling del 2001 diventa ancora più curiosa. Nella berlina la particolarità è l’adozione di gruppi ottici posteriori che sono esattamente identici a quelli della Lancia Lybra, in commercio in Europa. Il suo percorso di successo si stronca nel 2007, non senza rimpianti, ma facendo in tempo ad adottare il nuovo stemma con sfondo rosso, lo stesso che aveva debuttato nello stesso anno con la nuova Bravo e 500.