Volkswagen superata da BYD in Cina. È la prima volta dagli anni 80
Lo dimostrerebbero, secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, i dati di Marklines e i dati assicurativi a disposizione di Handelsblatt. Stando a queste fonti, BYD ha venduto circa 441mila veicoli da gennaio a marzo, +68% rispetto al 2021. Le consegne di Vw, che proprio lunedì ha presentato la sua nuova berlina di lusso elettrica, la ID.7 da 700 km di autonomia, sono diminuite del 14% a 428mila auto.
Se questa tendenza continuasse, fa notare Handelsblatt, Volkswagen rischierebbe un massiccio sottoutilizzo delle sue oltre 30 fabbriche nella Repubblica popolare. «Stiamo vivendo un cambiamento storico – ha dichiarato al giornale tedesco Fabian Brandt, capo della divisione automobilistica presso la società di consulenza strategica Oliver Wyman -. Il predominio di lunga data dei produttori occidentali sta diminuendo a favore dei campioni locali».
Sono in difficoltà anche altri celebri marchi tedeschi come Audi, Bmw e Mercedes-Benz. E non è da escludere che costruttori cinesi come BYD (di cui è azionista anche la Berkshire Hathaway di Warren Buffett), Geely (che possiede tra gli altri marchi Volvo e Polestar), Nio , Xpeng e Great Wall si dividano molto presto più della metà del mercato automobilistico cinese. Mentre iniziano a gettare le basi per la conquista del mercato europeo.