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Volkswagen Passat

Volkswagen Passat (2023), la prova del prototipo in anteprima

La nuova piattaforma MQB Evo porta diversi vantaggi: dentro c'è più spazio ed è più coinvolgente da guidare

volkswagen passat (2023), la prova del prototipo in anteprima

Manca pochissimo ormai all’arrivo della nuova Volkswagen Passat, un modello iconico della storia di Volkswagen che in cinquant’anni ha venduto oltre 30 milioni di esemplari in tutto il mondo. Subito dopo l’estate 2023 verrà svelata la nona generazione che porta con sé tantissime novità a partire dalla nuova piattaforma modulare MQB EVO.

Crescono le dimensioni così come lo spazio a disposizione per passeggeri e bagagli, mentre dentro e sotto pelle si aggiorna nei motori e nelle dotazioni tecnologiche. In attesa dell’arrivo sul mercato all’inizio del 2024, ho avuto la fortuna di poterla vedere in anteprima e di guidarla per qualche decina di chilometri nei dintorni dello stabilimento tedesco di Wolfsburg.

Dentro è super spaziosa

La nuova Volkswagen Passat è più lunga, tocca i 4,91 metri, e anche il passo ha beneficiato dello stesso trattamento raggiungendo i 2 metri e 84 cm. Lo spazio extra va a vantaggio sia dei passeggeri posteriori che del bagagliaio che ha una capacità minima di 690 litri. Nuova è anche tutta la configurazione della plancia, con l’infotainment – ora su uno schermo da 12,9 a 15″ di diagonale a seconda delle versioni, lo stesso che abbiamo già provato sull’ultima ID.7 – che adotta un sistema operativo completamente rinnovato, più ricco, fluido e aggiornato nell’interfaccia.

I materiali utilizzati per la plancia sono più morbidi al tatto e appaganti rispetto a quelli dell’attuale generazione e sono state adottate soluzioni decisamente più pratiche come i tasti sul volante non sono più a sfioramento ma di nuovo fisici. Peccato che questo non valga per quelli del clima e del volume subito al di sotto dello schermo dell’infotainment

Nuova piattaforma MQB Evo e assetto ritarato

La più grande novità di questa nuova generazione di Volkswagen Passat è sicuramente la piattaforma MQB Evo che ha permesso agli ingegneri di ottimizzare tutto ciò che va a determinare la dinamica di guida, in primis il comparto sospensioni con le leve del multilink in posizione diverse e l’adozione di nuovi ammortizzatori a doppia valvola per la gestione separata delle fasi di compressione ed estensione.

In più, gli ammortizzatori a controllo elettronico del sistema DCC Pro sono adesso regolabili nella rigidezza su oltre 10 posizioni diverse: durante questo breve test ho avuto modo di metterle alla prova e la differenza tra la taratura più morbida e quella più rigida è evidente, con la Passat che assorbe di tutto e di più sulle strade sconnesse riuscendo però a essere precisa e affilata in curva con l’aumentare della velocità. 

I motori: diesel, benzina, ibrida mild e plug-in

La gamma motori sotto il cofano della nuova Volkswagen Passat sarà completissima, con i classici diesel TDI e benzina TSI affiancati in gamma dagli elettrificati mild hybrid e plug-in hybrid. Quest’ultimo verrà offerto in due step di potenza complessiva, da 150 e 200 kW, con un motore elettrico da 40 o da 70 kW integrato all’interno del cambio automatico DSG a sei rapporti ad affiancare un benzina 1.5 TSI.

Ad alimentare il tutto ci sarà una batteria da 23 kWh di capacità che, sulla carta, assicurerebbe circa 100 km di autonomia in modalità 100% elettrica. Per finire, per quanto riguarda la ricarica per la prima volta su una Volkswagen plug-in sarà possibile sfruttare la corrente continua fino a 50 kW di potenza, mentre l’assorbimento massimo del caricatore in alternata si fermerà a 11.

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